La cessione gratuita all’Ausl in diritto di superficie dell’area nella frazione di Baggiovara in cui sorgerà il nuovo Osco, l’Ospedale di comunità, rappresenta uno degli argomenti principali della seduta di giovedì 10 marzo del Consiglio comunale di Modena, che ha in programma anche l’approvazione del Programma di riqualificazione urbana in variante agli strumenti urbanistici per il recupero delle ex Fonderie con la realizzazione del Distretto per l’accelerazione e lo sviluppo della tecnologia (Dast). I lavori sono convocati nell’aula consiliare, come di consueto nel rispetto delle disposizioni sanitarie contro la diffusione del Coronavirus, ma con la possibilità per i consiglieri di partecipare alle attività anche da remoto, collegandosi in teleconferenza. I cittadini possono seguire in diretta streaming la seduta connettendosi al sito istituzionale dell’ente (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).
I lavori iniziano alle 15 con due interrogazioni, a cui dà risposta il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, incentrate sullo stato di avanzamento della “complanarina”, anche in relazione allo svincolo di via Argiolas (proposta dal Pd), e sulle modalità di svolgimento sul territorio dei test molecolari per il Covid (Modena sociale).
Dopo l’appello, alle 15.30, è prevista la votazione di sette delibere, a partire dal provvedimento che riguarda l’Osco, le cui modalità di cessione per 50 anni dell’area da parte del Comune sono state definite dal protocollo d’intesa firmato di recente dall’Amministrazione comunale e dall’Ausl e già approvato dalla giunta; il documento prevede anche la possibilità di candidare la realizzazione della struttura ai finanziamenti previsti dal Pnrr, come proposto pure dalla Conferenza territoriale socio-sanitaria. Le altre proposte di delibera riguardano tre permessi di costruire, in deroga agli strumenti urbanistici comunali grazie allo strumento Sblocca Modena, per altrettanti fabbricati in via Mar Tirreno, in via Repubblica Val di Taro e in via Bruschi, e due permessi di costruire convenzionati di fabbricati in via Romania e in viale Amendola. La delibera relativa al Dast, invece, riguarda l’approvazione definitiva del Programma di riqualificazione urbana (Pru) delle ex Fonderie contestualmente all’approvazione della relazione di controdeduzioni alle osservazioni pervenute nella fase di pubblicazione, seguita all’adozione da parte del Consiglio lo scorso anno. Il progetto alle ex Fonderie rientra all’interno del programma “Next generation Modena” finanziato dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Infine, l’Assemblea ha in programma la discussione di sette ordini del giorno, a partire dalla mozione sul tema delle strategie di rete per l’accoglienza familiare (Pd). Gli altri documenti riguardano l’intitolazione di uno spazio o un bene pubblico in citta a Luigi Di Bella (Forza Italia); il ripristino, non solo estetico e conservativo, ma anche funzionale, della fontana della “Fanciullina con canestro di frutta” al mercato Albinelli (Lega Modena), il sostegno al trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi e Modena civica), la tutela del bosco di via Lazio e la progettazione del relativo “corridoio verde” (Movimento 5 stelle), i risultati della campagna di promozione turistica “È tempo di Modena” e la ripresa delle presenze di visitatori stranieri in città (Pd); la tutela del sito Unesco di Modena (M5s, Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi, Lega Modena, Forza Italia e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia).
Azioni sul documento