“Il Comune di Modena sta seguendo la vertenza sulla biglietteria di Seta: nel suo ruolo di intermediazione, infatti, ha convocato il tavolo istituzionale, che si è già riunito più volte, con l’obiettivo di aiutare la risoluzione della controversia, a garanzia dei diritti dei lavoratori e della legalità”. Così l’assessore alle Politiche per il lavoro e la legalità Andrea Bosi ha risposto alle due interrogazioni, proposte nel Consiglio comunale “question time” di lunedì 7 marzo, da Federica Di Padova (Pd) e da Andrea Giordani (Movimento 5 stelle).
Entrambe le interrogazioni partivano dalla vertenza sulla riduzione degli orari di lavoro che coinvolge i lavoratori e le lavoratrici di Holacheck, l’azienda che gestisce i servizi di biglietteria di Seta per chiedere se il Comune fosse intervenuto convocando il tavolo istituzionale e quali altre azioni intenda intraprendere, “a garanzia dei corretti rapporti tra datori di lavoro e lavoratori”, come ha specificato il consigliere Giordani che ha chiesto anche quali siano le garanzie di continuità del servizio di biglietteria, i dati delle prestazioni erogate da Holacheck e se siano stati riconosciuti ristori per le mancate entrate a causa del Covid 19 ad Amo, Seta e alla stessa Holacheck.
Riepilogando la vicenda, l’assessore Bosi ha ribadito che, nell’ambito di un rapporto di lavoro regolato da contratti e da norme specifiche a tutela dei diritti dei lavoratori, l’Amministrazione può intervenire, appunto, con un ruolo di intermediazione convocando, su richiesta delle organizzazioni sindacali, tavoli istituzionali per il “raffreddamento” della vertenza: “Cosa che abbiamo fatto. Il tavolo si è riunito almeno quattro volte, non riuscendo, purtroppo a ottenere effetti significativi. Rimane, comunque, il massimo impegno del Comune anche per il futuro, con la volontà di riconvocare il tavolo con l’obiettivo di raggiungere un risultato che garantisca la tutela della qualità del lavoro da un lato e l’efficienza del servizio per i cittadini dall’altro”.
L’assessore ha specificato anche che i servizi di biglietteria avranno una continuità finché sarà obbligatorio accedere al servizio di trasporto pubblico locale con un titolo di viaggio. I canali e le modalità di erogazione dei biglietti si modificano nel tempo, soprattutto in funzione dell’evoluzione tecnologica, “ma ci sono esigenze che non mutano, come ad esempio quelle della popolazione anziana o per gli abbonamenti, e che rimangono, quindi, punti fermi nel servizio di biglietteria a contatto diretto con le persone”.
L’attuale contratto con Holacheck, assegnato da Seta a seguito di procedura di gara nel 2020, è in vigore fino al 30 aprile 2023, quando verrà espletata una nuova gara, e riguarda i servizi di biglietteria e di informazione diretta al pubblico nelle tre province servite dall’azienda, Modena, Reggio Emilia e Piacenza, oltre ai servizi di informazione telefonica e con social media. Le prestazioni erogate da Holacheck ammontano a 861 mila 119 euro nel 2018; 961 mila 677 nel 2019; 917 mila 559 nel 2020. In relazione ai ristori per la pandemia, ha spiegato l’assessore, Seta li riceverà, al pari di tutte le altre aziende di trasporto pubblico locale; Amo, invece, ne è esclusa in quanto agenzia per la mobilità che non eroga servizi diretti, mentre Holacheck rientra tra le aziende private e li riceverà a termini di legge.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Antonio Carpentieri (Pd) ha affermato che “il tema è che un servizio pubblico deve essere di buona qualità, a vantaggio di tutti i cittadini, e rispettoso dei diritti dei lavoratori. Bene che il Comune stia seguendo la situazione e invito a convocare ulteriormente il tavolo se può essere utile per fare il punto”. Per il Movimento 5 stelle, Giovanni Silingardi ha sottolineato “il ruolo dell’ente pubblico nei servizi pubblici essenziali: ogni volta che i lavoratori di una società, specie se partecipata, sono in difficoltà, il Comune deve esserci. Inoltre, deve esercitare un controllo pressante sulle partecipate, per garantire un servizio efficace ma anche un corretto rapporto con i lavoratori”. Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha concordato sull’azione di intermediazione che “il Comune deve continuare a svolgere”. Per il consigliere, inoltre, al momento della scrittura dei bandi “si dovrebbe prevedere la possibilità di intervenire per il Comune, in modo che possa avere strumenti per risolvere i problemi che dovessero presentarsi”.
In replica, la consigliera Di Padova ha sottolineato “il ruolo politico del Comune di sorveglianza sulla qualità dei servizi per i cittadini e sui diritti dei lavoratori, che non devono essere calpestati. La sofferenza dei rapporti tra i lavoratori e l’azienda è innegabile e noi dobbiamo prenderci cura dei lavoratori e delle loro famiglie, tanto più che si tratta di un servizio primario come il Tpl”.
Il consigliere Giordani ha replicato che “il Comune non ha svolto in pieno il ruolo di farsi carico dei problemi dei lavoratori: l’Amministrazione dovrebbe essere un po’ sindacalista, non solo arbitro, giocando un ruolo più incisivo a difesa dei lavoratori, che evidentemente stanno soffrendo, a fronte di un’azienda che cerca di risparmiare sulle spese di gestione anche facendo contratti differenti”.
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