Un intervento di potatura con la tecnica del “tree climbing” è stato eseguito questa mattina, giovedì 10 marzo, sulla quercia secolare dei Giardini ducali, con due operatori che sono saliti in quota assicurati a delle funi, come alpinisti, per effettuare i lavori di rimonda necessari al benessere della pianta.
La quercia, che si trova vicino all’ingresso da corso Cavour, è stata messa a dimora tra il 1840 e il 1850 e ha visto, quindi, la nascita del Regno d’Italia. Si tratta di un magnifico esemplare di Quercus Robur farnia che, però, in passato è stato ferito da un fulmine che ha causato la perdita di una quantità importante di vegetazione. La pianta è, quindi, mantenuta costantemente sotto controllo e sulla chioma è presente un sistema di consolidamento dinamico per scaricare e alleggerire le branche rimanenti.
L’intervento di rimonda del secco, eseguito da quattro operatori dell’azienda Tàia, due “tree climber” e due a terra, è stato preparato mercoledì, con un sopralluogo in quota e il posizionamento del sagolino; l’intervento di rimonda è poi durato qualche ora. Il lavoro è stato coordinato dai tecnici del Servizio di manutenzione urbana del Comune di Modena ed è stato eseguito nell’ambito del piano di manutenzione del verde pubblico approntato annualmente dall’amministrazione.
Come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi, presente all’intervento, il Comune investe in media ogni anno circa 2 milioni 700 mila euro per la manutenzione del verde pubblico, “che in città copre un’area complessiva di 10 milioni di metri quadrati. Il piano prevede interventi ordinari, come per esempio gli sfalci, eseguiti secondo un programma che, a rotazione, arriva a coprire tutte le diverse zone; interventi straordinari, come la messa in sicurezza degli alberi a rischio; interventi sulle alberature stradali, che rientrano nel piano di monitoraggio per la verifica di stabilità”. Sul totale dell’investimento, circa un milione e 200 mila euro è destinato all’appalto quadro nell’ambito del quale vengono eseguiti gli interventi di manutenzione ordinaria affidati a imprese esterne e a cooperative sociali; circa 800 mila euro sono assegnati alla manutenzione straordinaria; una quota pari a 300 mila euro è destinata ai microprogetti di manutenzione realizzati da gruppi di volontari, per esempio quelli che si occupano degli orti; circa 400 mila euro sono impegnati per la manutenzione ordinaria delle alberature stradali.
Il tree climbing, cioè l’arrampicata in pianta, è una tecnica che consente all’arboricoltore di ispezionare e di operare sull’albero anche senza l’utilizzo di pesanti piattaforme aeree. Gli operatori, assicurati alle funi, attraversano in sicurezza la chioma e possono spostarsi sulle branche per valutare gli eventuali deficit strutturali e i problemi della pianta, trovandosi nella posizione più idonea per effettuare una potatura mirata e corretta, posizionare i consolidamenti nel modo più adatto, penetrare nelle parti più fitte della chioma senza dover per forza sfrondare per permettere il passaggio del cestello.
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