Punta decisamente sul Pnrr il Bilancio del Comune di Modena che propone investimenti in grado di creare occupazione e garantire un’adeguata manutenzione del patrimonio pubblico, proseguendo anche gli interventi di riqualificazione e rigenerazione della città sfruttando ogni opportunità di intercettare finanziamenti nazionali ed europei a partire, appunto, dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Gli obiettivi della manovra finanziaria, inoltre, sono quelli di consolidare i servizi che rappresentano un sistema efficace di protezione sociale per persone e famiglie (con un welfare integrato che comprende, tra gli altri, scuola, sociale, cultura, pari opportunità, sport) e nello stesso tempo rilanciare il sostegno al lavoro e allo sviluppo economico, con il blocco di tasse e tariffe, la conferma del piano occupazionale e un’ulteriore spinta per la digitalizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione.
Sono questi i principali elementi della proposta di Bilancio previsionale 2022-2024 del Comune che è stata illustrata al Consiglio comunale oggi, giovedì 3 febbraio, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal vice sindaco e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza sottolineando come l’emergenza Covid non sia ancora superata “ma con questo bilancio solido muoviamo i primi passi nella nuova normalità” nella consapevolezza che serviranno ulteriori interventi economici per rispondere alle necessità di famiglie e imprese create dall’emergenza sanitaria, che ha acuito le diseguaglianze già esistenti e ne ha create di nuove, così come alle esigenze dettate dalla crisi energetica per affrontare la quale servono misure urgenti del Governo: “Garantiremo il funzionamento delle strutture comunali e dei servizi – ha assicurato il sindaco - e siamo al lavoro per sostenere famiglie e associazioni, ma il tema energia va affrontato a livello nazionale. Spero, comunque, che il Governo ci consenta di dirottare su questa emergenza una parte del Fondo funzioni fondamentali creato per il Covid: sarebbe un passo avanti”.
Il volume delle spese correnti per il 2022 è fissato in 252,5 milioni di euro, consolidando e sviluppando il dato nel bilancio iniziale dello scorso anno (250,7) al quale poi si sono aggiunte le risorse straordinarie dell’emergenza sanitaria. Per il 2023 e il 2024 le previsioni di spesa corrente tornano sui valori pre Covid, intorno ai 231-232 milioni di euro “ma dobbiamo muoverci con prudenza e flessibilità – ha affermato il sindaco – per non correre il rischio di incespicare in un gradino muovendo i primi passi nella nuova normalità. E serve maggiore sostegno agli enti locali da parte del Governo: non sono state accolte le richieste presentate da Anci”.
L’obiettivo del 2022 è il mantenimento del volume e della qualità dei servizi erogati (62 milioni di euro la cifra assegnata al welfare integrato), adattati anche alle nuove esigenze e ai vincoli determinati dall’emergenza sanitaria. Come negli anni scorsi, si prevede già l’applicazione dell’avanzo presunto 2021: circa 5 milioni per la spesa corrente, quasi 3,5 milioni per il conto capitale, con una particolare attenzione a destinare risorse per i cofinanziamenti necessari agli investimenti finanziati dal Pnrr o da altri contributi nazionali ed europei.
Insieme ai documenti finanziari e al Piano triennale degli investimenti (quasi 200 milioni nel triennio, 150 già previsti nel 2022) è stata presentata anche la nota di aggiornamento al Dup che descrive le strategie di governo e gli obiettivi indicando le misure economiche, finanziarie e gestionali necessarie a realizzarli.
L’approvazione del bilancio è in programma tra un mese, mentre ora parte il percorso di approfondimento nelle diverse commissioni consiliari e con i Quartieri, per la definizione di emendamenti (15 giorni il termine per presentarli) e ordini del giorno che saranno discussi nella seduta in programma giovedì 3 marzo.
Le tariffe del canone unico patrimoniale introdotte lo scorso anno sono confermate, ma è già in programma un emendamento per recepire in bilancio il ristoro statale per l’esenzione Covid del primo trimestre dovuto per le occupazioni di suolo pubblico dei pubblici esercizi e degli ambulanti. Nello stesso emendamento è previsto anche l’adeguamento delle indennità degli amministratori previsto dalla Legge di bilancio che dovrebbe essere coperto da trasferimenti statali e verrà applicato con gradualità.
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