Il distributore previsto nel Piano “Hydrogen Valley Modena” verrà realizzato in un’area che si colloca all’intersezione tra Autosole e Autobrennero ed è ritenuta strategica per i corridoi europei dedicati al traffico pesante. L’impianto, infatti, con un investimento di circa 2 milioni di euro, è ipotizzato per servire sia una flotta di 12 bus del trasporto pubblico locale (che Seta acquisterà con circa 8 milioni di euro di fondi Pnrr), con un consumo annuo stimato di 110 tonnellate di idrogeno, destinando altre 70 tonnellate al mercato dell’autotrasporto e dei veicoli privati. Le 180 tonnellate di idrogeno per la mobilità permetterebbero un risparmio di 2 kton di anidride carbonica all’anno. L’approvvigionamento avverrebbe presso l’impianto “Waste-to-Energy” di Hera realizzato, con un investimento di circa 8,7 milioni di euro, sfruttando una quota dell’energia elettrica ottenuta dalla combustione della frazione biogenica di rifiuti del termovalorizzatore per alimentare una struttura di elettrolisi.
Distributore e impianto sono solo due dei cinque macro interventi per la produzione, la distribuzione, l'utilizzo di idrogeno verde e l’attività di ricerca e sviluppo correlate definiti dal Piano “Hydrogen Valley Modena”.
Oltre alla stazione di rifornimento di idrogeno rinnovabile e all’impianto di produzione di idrogeno verde, infatti, si prevede anche un impianto di elettrolisi da fotovoltaico nell’area della discarica di via Caruso, con un investimento di circa 25 milioni di euro, poi un Energy Park con produzione di energia rinnovabile e la realizzazione di una foresta quale cintura verde urbana (stimato un investimento di 22 milioni di euro), un Centro di eccellenza (Innovation Hub) per facilitare la creazione di un solido polo produttivo sulle tecnologie legate all'idrogeno mediante laboratori, spazi per start up, percorsi educativi in scuole superiori e università, una vasta rete di aziende soprattutto nel settore ceramico, nel meccanico, nella logistica e nell'alimentare.
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