13/12/2022

EX SANT'AGOSTINO / 3 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri dopo la presentazione della delibera da parte dell'assessore Bortolamasi

“Stiamo lavorando per il futuro, riqualificando e valorizzando, con innovazione, soprattutto ciò che già esiste nei nostri istituti culturali, attraverso progetti urbanistici e culturali chiari, in grado di dare slancio attrattivo ed economico a Modena”. Intervenendo nel dibattito sulla delibera di Ago, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha ricordato l’insieme di competenze e intelligenze impiegate nel tempo, in grado di tenere insieme, in una visione strategica, tradizione e innovazione. Muzzarelli ha poi voluto ringraziare l’insieme di soggetti protagonisti del progetto, soffermandosi sull’importanza del cammino costruito in Consiglio comunale: “Si tratta di un percorso che di anno in anno sta diventando realtà, grazie a una linea politica concordata in quest’aula nel 2018”. 

La discussione è stata aperta dalla consigliera Enrica Manenti (M5s) che ha motivato il voto favorevole del gruppo: “Ci sembra un’opportunità ben meditata con degli investimenti produttivi”. Manenti ha però auspicato che tali finanziamenti non vadano a discapito degli istituti esterni al polo culturale: “Con l’innalzamento delle qualità innescato da Ago, sarà importante continuare a valorizzare anche gli altri enti culturali, potenziandone soprattutto il personale scientifico”. La consigliera ha poi concluso con un auspicio sulla piazza: “Non si aspetti la fine dei lavori per vederla pedonalizzata”.

Il consigliere di Lega Modena Giovanni Bertoldi, spiegando l'astensione, ha manifestato approvazione per il progetto architettonico esprimendo tuttavia perplessità sul progetto culturale: “Non vediamo grande discontinuità con il passato, inoltre - ha aggiunto Bertoldi -  il progetto economico-finanziario risulta ancora poco chiaro, e il rischio è di sperperare denaro pubblico”. Bertoldi ha aggiunto poi l’importanza di valorizzare anche il passato e il ruolo sociale dell’ex ospedale Sant’Agostino: “In continuità con il teatro anatomico e i Musei, potrebbe essere progettato un museo della medicina”.

Per Fratelli d’Italia, Elisa Rossini, d'accordo con Bertoldi, si è detta perplessa per i contenuti culturali del progetto e i rischi finanziari: “La prospettiva è di avere un contenitore bello ma dispendioso e dal progetto culturale vago, fluido, come emerge dalla lettura delle delibera”. La capogruppo ha poi argomentato come il progetto non tenda a valorizzare le radici storiche dell'ex ospedale: “La stessa denominazione fa sparire Sant’Agostino, colonna portante del concetto di carità”. Rossini ha poi espresso dubbi sulla compatibilità giuridica tra la Fondazione e il sistema del terzo settore.

Replicando a Rossini, Stefano Manicardi (Pd) ha affermato che si tratta di una polemica ideologica di stampo conservatore: "In questo modo si intende il progresso come qualcosa da disprezzare e non di positivo”. Il consigliere ha poi manifestato l’approvazione per un progetto che conferisce flessibilità agli edifici coinvolti: “Gli spazi non possono essere precostituiti, ma devono essere in grado di adattarsi ai cambiamenti. Questo progetto non svaluta la storia ma la riattualizza”.

Anche Alberto Bignardi (Pd) ha replicato alla consigliera Rossini, introducendo il concetto di ricucitura tra gli spazi del polo e la città: “Credo che il nome Ago sia strategiamente forte, simbolico, e poi mantiene il collegamento con il nome del santo”.

Per Federica Venturelli (Pd) “il progetto consente di valorizzare l’incontro tra cultura umananistica e scientifica, creando anche importanti opportunità professionali”. La consigliera ha messo in risalto, inoltre, la necessità di rendere attrattivi gli spazi culturali anche a chi abitualmente non li frequenta. Venturelli ha poi manifestato approvazione per l’attenzione del progetto riservata al Museo della figurina e dell’immagine: “Rappresenta la nostra storia e la nostra identità”.

L’importanza del progetto, secondo Federica Di Padova (Pd), consiste nel suo essere “luogo multidisciplinare, aperto allo scambio tra i saperi e in grado di promuovere cultura diffusa”. Per la consigliera, infatti, Ago dovrà essere luogo capace di coinvolgere pubblici differenziati: “Fondamentale anche la presenza di servizi commerciali che possano stimolarne la frequentazione”. Anche Di Padova ha poi posto l’accento sulla centralità del Museo della figurina e dell’immagine: “Il polo consentirà di mettere in risaluto un museo unico nel mondo, che sarà cuore di questo polo dell’immagine che è Ago”.

Prendendo parte al dibattito la consigliera Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha evidenziato la fluidità del progetto: “Noi vediamo Ago come un qualcosa di aperto alle sollecitazioni, da non ingessare”. Anche Aime ha auspicato, inoltre, che Ago diventi catalizzatore del processo di pedonalizzazione di piazza Sant’Agostino, aggiungendo poi il rammarico per l’assenza dal progetto della porta dell’architetto Frank Gehry: “Sarebbe stata un valore aggiunto”.

Per la consigliera Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) “questa delibera è una passaggio fondalmentale del recupero del Sant’Agostino”. La capogruppo ha manifestato apprezzamento per il progetto che valorizza le stratificazioni che si sono succedute negli anni e rende il complesso permeabile nell'ambito urbano "per cui auspichiamo totale fruibilità". Scarpa, d’accordo con i colleghi, ha poi ribadito la necessità della pedonalizzazione della piazza “affinché il polo possa essere davvero integrato”.

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