Bere e mettersi alla guida è una storia che non può che finire male. Insomma, facile lo spoiler di questo film: incidenti gravi e mortali che possono distruggere tante vite. Ma il finale può cambiare. Infatti, basta non bere e non assumere sostanze prima di mettersi al volante.
“Cambia il finale” è proprio il titolo della campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale, ispirata al linguaggio del cinema e delle serie televisive, promossa dal Comune di Modena, nell’ambito del progetto finanziato dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, insieme a Prefettura, Azienda sanitaria locale, il Comune di Castelfranco Emilia, l’Unione Terre di castelli e l’Unione dei Comuni modenesi dell’Area nord.
Sono previsti spot radiofonici, televisivi e on line sui siti web delle testate giornalistiche modenesi, oltre che sui principali Social, ma anche cartoline, manifesti e affissioni sullo stile delle locandine cinematografiche, così come gli spot richiamano i trailer (www.cambiailfinale.it).
Il progetto prevede anche il potenziamento dei controlli stradali, diurni e notturni (diversi già realizzati durante l’anno, altri in programma nelle prossime settimane), attività di formazione per gli operatori delle polizie locali e rivolta ai giovani, con iniziative di sensibilizzazione sul tema specifico dell’utilizzo di alcolici e sostanze prima di mettersi alla guida.
La campagna di comunicazione è stata presentata in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e la prefetta Alessandra Camporota, con la direttrice generale del Comune Valeria Meloncelli e i rappresentanti di Ausl e dei diversi corpi di Polizia locale.
Di fronte a un numero ancora alto di incidenti stradali, ormai tornati ai livelli precedenti all’emergenza sanitaria, quando con il lockdown c’era stata una significativa riduzione, il progetto sostenuto dal Governo a inizio anno con un finanziamento di 350 mila euro e iniziato in maggio prevede il rafforzamento del coordinamento tra Polizie locali di diverse realtà e Forze dell’ordine per potenziare e rendere sempre più sistematici i controlli congiunti. Sono state acquistate anche nuove strumentazioni, come etilometri e “drug test”, fino al nuovo simulatore di guida che viene utilizzato anche nelle attività di prevenzione con i giovani: lo strumento, con grafica 3D piuttosto accurata, simula le diverse infrazioni al Codice della strada, con una particolare attenzione a come cambia la guida sotto effetto di stupefacenti, alcool, e stati psicofisici alterati.
Si tratta delle violazioni agli articoli 186, 186 bis e 187 del Codice della strada che negli ultimi anni sono aumentate e coinvolgono centinaia di modenesi. Solo nel capoluogo quest’anno sono già state 126 le violazioni accertate, contro le 90 del 2019 (poi leggermente calate durante i due anni dell’emergenza sanitaria). Il fenomeno è provinciale e quest’anno ai corsi di primo livello per i conducenti che hanno subito queste sanzioni hanno partecipato 273 persone (18 corsi organizzati nell’ambito del progetto) e 20 a quelli di secondo livello (tre corsi). Per il 2023 sono già in calendario venti corsi di primo livello e dieci di secondo livello. Nell’ambito del progetto, inoltre, sono stati abilitati anche dieci nuovi docenti. E si sta definendo anche un’attività formativa per le autoscuole.
Alcolici e stupefacenti sono considerati dagli esperti tra le cause principali degli incidenti stradali e della loro gravità, insieme all’eccesso di velocità e alla distrazione causata dalla consultazione dei cellulari.
Sono temi sui quali si concentra l’attività di formazione rivolta ai giovani che, nell’ambito del progetto, ha visto già incontri nelle scuole superiori a Modena (come il liceo Wiligelmo), Castelfranco e Vignola e sono in programma appuntamenti al liceo Morandi di Finale e nelle terze medie di San Prospero, Medolla e Concordia; si è svolta un’iniziativa anche al centro giovanile Windsor e attività di sensibilizzazione con stand informativi in tutti i comuni e in un locale pubblico di Camposanto (250 giovani coinvolti), mentre si sta definendo un calendario di appuntamenti per i prossimi mesi che, a Modena, sarà coordinato anche con l’attività di educativa di strada. Previste, inoltre, attività con i gestori di esercizi pubblici e corsi di formazione specifica per operatori dei centri di aggregazione giovanile e associazioni di promozione sportiva.
Tra gennaio e febbraio è in programma anche un’indagine sul tema della sicurezza stradale con la collaborazione dell’Azienda sanitaria e dell’ufficio ricerche del Comune di Modena.
Azioni sul documento