A trent’anni dalla firma del Trattato di Maastricht, che tipo di “potenza” è l’Europa? Parte da questa domanda la conferenza in programma mercoledì 7 dicembre, alle 18, in Galleria Europa, nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra fotografica “Nati dopo l’89” (che prosegue fino al 17 dicembre).
Antonio Missiroli, docente a Sciences Po-Parigi e alla John Hopkins University Sais Europe di Bologna, presenta il suo libro “L’Europa come potenza. Diplomazia, sicurezza e difesa” (Editore Il Mulino). Il volume ripercorre le tappe più importanti della diplomazia e dell’azione esterna dell’Unione Europea. Accanto al ruolo della Nato e degli Stati Uniti, sono ricordate le posizioni via via assunte dai principali Paesi e leader europei, le azioni condotte dall’Unione (comprese le operazioni militari) e le sfide che le si presentano oggi e che, in un contesto internazionale molto più ostile, richiedono più coesione in materia di diplomazia, più coerenza sulla sicurezza, e più complementarietà per la difesa.
L’incontro, aperto a tutti, è condotto da Federico Casolari, dell’Università di Bologna, ed è promosso da Accademia della Crucca e Centro Europe Direct Modena, in collaborazione con Goethe-Institut Italia, Movimento federalista europeo di Modena e Centro di documentazione e ricerche sull’Unione Europea di UniMoRe.
La mostra “Nati dopo l’89” racconta la generazione dei giovani tedeschi e italiani che non ha vissuto la caduta del Muro di Berlino ritratta dal giornalista Matteo Tacconi e dal fotografo Ignacio Mar María Coccia. I due autori hanno visitato quattro città, Dresda, Bonn Trieste e Bari per scoprire cosa pensano i ragazzi nati dopo l’89 della rivoluzione innescata dalla caduta del muro. Venti delle loro storie sono raccolte nella mostra allestita in Galleria Europa che si può visitare fino a sabato 17 dicembre il lunedì e il giovedì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Il martedì, mercoledì e sabato dalle 9 alle 13.
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