La salute mentale, con il pregiudizio e lo stigma che ancora colpiscono chi si avvicina ai servizi di cura, è uno dei temi al centro del dibattito pubblico affrontati dal ViaEmili@docfest.
Venerdì 11 novembre, alle 16, al cinema Astra di Modena, a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti, si parte con la proiezione di “Spartivento” di Marco Piccarreda, che racconta di Rosetta, che ha 90 anni e come ogni anno si è trasferita da Napoli a Capo Spartivento per trascorrere l’estate insieme al suo speciale nipote Ariele. Un film carico di poesia e tenerezza sull’ostinata ricerca della felicità. La proiezione è in collaborazione con il Ribalta ExperimentalFilmFestival e il regista dialoga con il curatore Giovanni Sabattini.
Alle 17 sarà la volta di “Dentrorsa” di Chiara Rigione che, con questo documentario. racconta la quotidianità di Mimmo, uno dei ragazzi che fa parte del birrificio sociale Vecchia Orsa. La regista dialoga con Antonio Borrelli di Ucca.
Alle 17.30 la proiezione di “La timidezza delle chiome” di Valentina Bertani che ha seguito con la sua telecamera Benjamin e Joshua Israel, due gemelli omozigoti di origine ebraica, per i quali avere vent’anni e un naturale carisma unito a una buona dose di spavalderia non basta se hai una disabilità intellettiva e il mondo in cui vivi non sembra essere fatto per accoglierti. La regista dialoga con Sara Manzoli e Piero Verani.
Alle 19.30 torna Meglio Matti che Corti, il concorso internazionale di cortometraggi che raccontano la salute mentale selezionati e premiati in collaborazione con Màt – Settimana della Salute Mentale, Azienda Usl di Modena ed Ennesimo Film Festival. I presenti in sala potranno votare e assegnare il premio del pubblico, la serata di premiazione è introdotta da Mirco Marmiroli dell’Ennesimo Film Festival.
Alle 21.30, infine, “Un nemico invisibile” di Federico Savonitto e Riccardo Campagna, che raccontano la vita dei Rasman, una famiglia di esuli istriani trapiantati nella periferia di Trieste, sconvolta dall’ingiusto omicidio di Riccardo, un ragazzo con disabilità mentali, da parte della Polizia, che nel tentativo di arrestarlo lo comprime fino a provocargli un’asfissia. A dialogare con i registi è Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Modena e coordinatore Salute Mentale al Ministero della Salute.
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