Sul capannone di via G. B. Marino, occupato abusivamente per il Rave, la proprietà dovrà porre in essere “ogni adeguato intervento volto ad evitare fenomeni di degrado urbano, occupazioni abusive, abbandono di rifiuti e situazioni di pericolo per l'ordine pubblico e l'integrità fisica della popolazione”. Lo prevede l’ordinanza comunale che il sindaco Muzzarelli, come ha ricordato in Consiglio, ha sottoscritto martedì 1 novembre.
Il provvedimento prevede, in particolare, il ripristino della “sicurezza dell’immobile, che risulta interessato da danni causati da precedenti eventi calamitosi” (il riferimento è alla tromba d’aria del 2021, come da perizia del giugno 2022 presentata dalla proprietà), ma anche la pulizia dell’area e la chiusura in modo permanente di tutti gli accessi e un’adeguata delimitazione dell’area esterna pertinenziale “in modo che la stessa abbia le caratteristiche della stabilità e garantisca un’effettiva delimitazione della stessa, senza possibilità di accesso da parte di estranei”.
Il sindaco ha precisato che non sono mai state segnalati alla Polizia locale movimenti sospetti oppure occupazioni abusive del capannone (solo una segnalazione nel 2015 per il mancato sfalcio dell’area verde, poi sistemata dalla proprietà) e che neppure ci sono ricorsi rispetto a mancate risposte del Comune su proposte della proprietà: “L’Amministrazione – ha affermato Muzzarelli – è sempre pronta a discutere di progetti di rigenerazione urbana, sia pubblici sia privati. E siamo pronti a valutare progetti di trasformazione nell’ambito dello sviluppo del Pug, ma è chiaro che serve la collaborazione dei proponenti”. Le osservazioni presentate al Pug, come ha precisato il sindaco, verranno valutate come tutte le altre nell’ambito della procedura di adozione che si conclude in Consiglio comunale.
“Per ogni ipotesi di trasformazione da destinazione agricola, quale è attualmente, ad altre attività – ha aggiunto Muzzarelli – occorre rispettare i tempi delle procedure di legge e prevedere la valorizzazione degli oneri economici, un passaggio che tutti gli operatori del settore sanno non essere eludibile”.
Il sindaco ha ricordato che al termine anticipato dell’evento (la musica è stata spenta alle 11 di lunedì) gli organizzatori e alcuni partecipanti hanno collaborato alla pulizia dello stabile e dell’area, poi completata dal personale di Hera su attivazione del Cosp.
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