“Stiamo approfondendo gli aspetti tecnici della sentenza e valuteremo anche eventuali ricorsi, in ogni caso sull’area del Lido Park era necessario intervenire, anche per ragioni di decoro, ma il progetto dovrà essere rivisto”. L’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli commenta così la sentenza del Tar che ha assegnato trenta giorni di tempo al Comune di Modena per la voltura del permesso di costruire e la consegna dell’area per la realizzazione del chiosco che si era bloccata per il ritardo nella richiesta del permesso di costruire, poi giudicato decaduto.
Il giudice amministrativo ha riconosciuto il diritto del gestore, subentrato al precedente, a vedersi riconoscere, comunque, il permesso di costruire dal Comune, senza nominare in questa fase però un commissario ad acta, come richiesto dal ricorrente, ma facendo ricorso a questa figura solo alla scadenza del termine dei trenta giorni.
“Ci atterremo alle regole, ovviamente, nell’ottemperanza della sentenza – aggiunge Vandelli – e procederemo, nel rispetto del ruolo della Soprintendenza, alle valutazioni necessarie. In seguito alla vicenda penale, conclusa con la completa assoluzione, era stata accolta l’indicazione di una riduzione del progetto che riguardava i chioschi nel parco della Rimembranze. Questa revisione, come indicato anche da una mozione del Consiglio comunale approvata all’unanimità, dovrà tener conto del vincolo di ‘pubblico monumento’ ma ad alta vocazione sociale, preservandone le caratteristiche identitarie (socialità e memoria) e coniugando le diverse esigenze”.
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