11/11/2022

CONSUMO DI SUOLO E LOGISTICA, “VERSO LA RIGENERAZIONE”

L’assessore all’Urbanistica Vandelli risponde all’interrogazione del Movimento 5 stelle. “Con il Pug stop al terreno urbanizzabile, solo produttivo ed Ers”

“Preoccupazione per il consumo di suolo a favore della logistica? Siamo ben oltre la preoccupazione, tanto è vero che abbiamo agito e affinato strumenti di programmazione e pianificazione urbanistica per favorire la rigenerazione di aree produttive, anche per insediamenti di logistica, e abbiamo bloccato il consumo di suolo”. Lo ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli rispondendo in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 10 novembre, all’interrogazione del Movimento 5 stelle su “Consumo di suolo e poli logistici” illustrata dalla consigliera Enrica Manenti.

L’assessora Vandelli ha fatto riferimento al Piano urbanistico generale (Pug) assunto nei mesi scorsi e per il quale è avviato il percorso per l’approvazione definitiva entro l’anno. “Con il Pug, che non propone alcun incremento del terreno urbanizzabile, si riduce il consumo di suolo e il 3 per cento indicato dalla legge regionale – ha aggiunto Vandelli – sarà per il produttivo, declinato nei settori leader dell’economia del nostro territorio, e per l’edilizia residenziale sociale, non certo per il commercio. Sarà comunque il Consiglio comunale a indicare puntualmente come spendere questa potenzialità. Nel frattempo, in questi anni – ha ricordato l’assessora - abbiamo tagliato tante aree di espansione, anche piani già approvati, come non era mai successo”.

Facendo riferimento al Pug, Vandelli ha affermato che “il Piano spinge sulle matrici ambientali: gli interventi oltre i 2mila metri quadri sono soggetti a Pdc convenzionato, oltre i 6mila ad accordo operativo”. Per la valutazione delle proposte, inoltre, non basterà esplicitare le esigenze che motivano la richiesta, ma “sarà necessario anche definire – ha sottolineato l’assessora - la qualità del contributo rispetto alle matrici sociali, economiche e ambientali”.

L’interrogazione partiva dal consumo di suolo registrato da Ispra nel 2021, pari all’8,9 per cento, cioè a 200.053 ettari in regione. “I criteri di Ispra non sono gli stessi della legge regionale – ha spiegato Vandelli – e ogni volta che vi è un’alterazione della naturalità viene registrato come consumo di suolo. Ma non sempre queste alterazioni sono in realtà consumo effettivo. A Modena, per esempio, nel 2021, sono stati considerati gli interventi di messa in sicurezza dei fiumi e il percorso pedonale e ciclabile che dalla Diagonale porta al cimitero. Insomma, non si tratta certo di aree urbanizzate”.

Rispetto alla logistica, Vandelli ha evidenziato che quelle infrastrutture sono una parte integrante del sistema che garantisce competitività dei settori produttivi del territorio e ha lo scopo “di rendere più efficiente, quindi meno costoso, il processo complessivo e non si traduce necessariamente in un aumento di traffico. Anzi, maggiore efficienza significa anche un minor numero di mezzi di trasporto, ma è vero che in Italia la logistica è sviluppata su gomma, mentre servirebbe una maggiore gestione dei flussi su ferro e attraverso i porti”.

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