11/11/2022

CONSUMO DI SUOLO E LOGISTICA / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei consiglieri dopo la trasformazione in interpellanza dell’interrogazione proposta dalla consigliera Manenti (M5s)

L’interrogazione su consumo di suolo e logistica, proposta dalla consigliera Enrica Manenti (M5s) e alla quale ha risposto l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, è stata trasformata in interpellanza.

Il dibattito che si è sviluppato è stato concluso dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha ricordato come la logistica sia “strategica per mantenere la competitività del sistema economico modenese che si fonda su imprese di altissima qualità e che per continuare a competere ha bisogno di capacità, innovazione, tecnologie e, appunto, di logistica”. A confermarlo, ha proseguito il sindaco, il polo logistico di Cittanova, “che funziona così bene che stiamo lavorando con Ferrovie per allargarlo, con potenziamenti per ridurre il traffico veicolare anche nell’area nord, al centro di una grande opera di rigenerazione urbana, con il polo Conad e con il nuovo cantiere dell’Esselunga in partenza a gennaio”. Il piano per la logistica, dunque, “esiste – ha concluso Muzzarelli – ed è nel Piano territoriale di area vasta della Provincia e nel Pug in fase di discussione”.

Nel dibattito, Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena), dopo aver sottolineato l’importanza “di realizzare i poli per la logistica in aree da rigenerare, senza occupare nuovi terreni”, si è soffermato sul problema della dismissione di questi poli “che, sul lungo termine, una volta terminato l’utilizzo, rischiano di diventare cattedrali nel deserto”, mettendo anche in evidenza l’opportunità di “pensare un piano di area vasta per coordinare al meglio e dare ordine e logica alla realizzazione e alla distribuzione di questi poli logistici”.

Per Lega Modena, Barbara Moretti si è chiesta se il Comune “ha un piano per i poli logistici che dovrebbero essere al servizio della città e del territorio”. La Lega, ha proseguito, sostiene le imprese che investono “ma devono farlo in modo sostenibile per il contesto urbano e residenziale nel quale si inseriscono”. Richiamando come esempio l’area della Sacca “dove insistono più poli”, la consigliera ha affermato che “la politica ha il compito di orientare e guidare lo sviluppo economico e urbanistico, tenendo sempre presente l’impatto ambientale”. Anche per Giovanni Bertoldi sui poli logistici “serve una programmazione più attenta e ampia, che ragioni in termini di area vasta. Nell’ultimo periodo – ha aggiunto – ci sono sempre nuovi poli, anche se fuori dal Comune di Modena, creando un problema di consumo di suolo”. A questo proposito, “il Comune di Modena dovrebbe assumersi un ruolo di coordinamento e interfacciarsi con la Provincia”.

Per Diego Lenzini (Pd) i poli logistici, “se fatti bene, nei luoghi giusti, con una funzione chiara e obiettivi certi, hanno come effetto l’ottimizzazione del trasporto merci e la riduzione delle emissioni. Di fatto, possono contribuire a migliorare la sostenibilità ambientale. Un esempio fondamentale è lo scalo di Cittanova, che sta lavorando a pieno regime. C’è la richiesta di ingrandirlo e vale la pena farlo, perché magari consumiamo suolo ma riduciamo il traffico in autostrada e sviluppiamo il trasporto ferro-gomma delle merci. L’importante è autorizzare i poli logistici che portino un beneficio alla città”.

In replica, la consigliera Manenti ha affermato che sulla logistica “le imprese rispondono legittimamente ai loro interessi. È il ruolo degli amministratori che dovrebbe essere più incisivo, soprattutto nel valutare le ricadute di un nuovo polo logistico sulla realtà cittadina e sulla qualità della vita delle persone”. Manenti ha chiesto anche di tenere in considerazione fin dall’inizio il problema della futura dismissione dei magazzini, “perché le aree dismesse non ritornano verdi o in uso all’agricoltura”.

Azioni sul documento