07/10/2022

UN NUOVO SPAZIO PER IL TORTELLANTE CHE AMPLIA L’ATTIVITÀ

Ok unanime del Consiglio alla concessione in diritto di superficie di una nuova porzione di fabbricato all’ex Moi. Sì unanime anche a odg per l’accreditamento in Regione

Il Tortellante, l’associazione che sostiene ragazzi con disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie attraverso il progetto “Casa&Bottega”, potrà usufruire di un nuovo spazio accanto a quello già in uso nel comparto ex Moi di viale Ciro Menotti per ampliare l’attività con l’apertura di un punto vendita dei prodotti di pasta fresca realizzati dai ragazzi.

Il Consiglio comunale di Modena, infatti, ha approvato con voto unanime la concessione in diritto di superficie a titolo oneroso di un’ulteriore porzione di fabbricato che si aggiunge agli spazi già concessi al Tortellante nel 2018, per una durata di trent’anni, per la realizzazione del progetto “Casa&Bottega”, laboratorio terapeutico abilitativo per il miglioramento dell’autonomia dei ragazzi con autismo attraverso la produzione di pasta fresca. Come ha sottolineato l’assessora al Patrimonio Anna Maria Lucà Morandi nel presentare il provvedimento, la possibilità di utilizzare questo nuovo spazio, che il Tortellante ristrutturerà a proprie spese, permetterà all’associazione di allargare la varietà delle attività attualmente proposte ai ragazzi e di aumentare anche il numero dei posti disponibili, aprendo l’ingresso a nuovi utenti e rispondendo così alle richieste ricevute negli anni dalle famiglie, con il fine di accrescere il benessere e la qualità di vita delle persone con autismo.

Nella stessa seduta, l’assemblea consiliare ha approvato anche un ordine del giorno, collegato alla delibera, che invita l’amministrazione ad attivarsi affinché la Regione Emilia Romagna valuti la possibilità di avviare un percorso di accreditamento del Tortellante, compatibilmente con le esigenze delle prese in carico dei servizi competenti, per consentire all’associazione di consolidare e potenziare le proprie attività. L’ordine del giorno è stato sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e approvato all’unanimità dopo essere stato illustrato dal primo firmatario Stefano Prampolini (Lega Modena) che ha definito la mozione “un primo passo verso un percorso di sostegno”.

Come previsto nella delibera che disciplina la concessione, il corrispettivo del diritto di superficie dell’immobile, la cui durata è fissata al 2048, sarà di 37 mila 222 euro, suddiviso in quindici rate biennali, con un abbattimento del 50 per cento sul canone iniziale (valutato in 74 mila 445 euro) in considerazione delle rilevanti finalità di interesse pubblico e rilevanza sociale del progetto.  

Concludendo il dibattito che ha preceduto l’approvazione di entrambi gli atti, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato che quella del Tortellante “è una delle tante belle pagine di solidarietà comunitaria di Modena”, ricordando che il percorso è partito dieci anni fa quando l’amministrazione concesse all’associazione Aut Aut una sede a Cognento. “Da lì, abbiamo cercato di accompagnarli per dare continuità a quell’esperienza e quando si è cominciato a ragionare di un’esperienza formativa e di socializzazione, valorizzando uno straordinario prodotto della tradizione, abbiamo lavorato insieme per trovare le risorse e poi il Tortellante è decollato. Oggi fissiamo un percorso e un principio che dovrà valere per tutti coloro che ne hanno bisogno”.

Barbara Moretti (Lega Modena) ha sottolineato come il Tortellante “sia una realtà virtuosa, che dà un contributo sostanziale all’autonomia di vita dei ragazzi che lo frequentano. I progressi di questi ragazzi e l’aumento delle loro abilità sono una realtà e il centro compie un’azione che riduce il peso sul sistema sanitario. Merita, dunque, l’accreditamento”. Per Giovanni Bertoldi, l’esperienza del Tortellante ha “offre una risposta che spesso il pubblico fatica a dare e ha un’efficacia oggettiva, che può diventare un modello di riferimento a livello nazionale. Il progetto va a vantaggio non solo dei ragazzi e delle loro famiglie ma anche della comunità perché permette di limitare il ricorso ai servizi sanitari e sociali, con un risparmio economico”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha osservato che quello del Tortellante è un esempio molto virtuoso “di come dovrebbe funzionare il rapporto tra associazione ed ente locale, scevro da ogni forma di assistenzialismo e pieno del principio di sussidiarietà”. Secondo la consigliera la “progressiva espansione di iniziative sociali al di fuori della sfera statale crea nuovi spazi per la presenza attiva e l’azione diretta dei cittadini, integrando le funzioni dello Stato che può creare un rapporto virtuoso e dinamico con il mondo dell’associazionismo, uscendo da una logica assistenzialista e facendo emergere le potenzialità delle iniziative sociali”.

Per Vittorio Reggiani (Pd) il Tortellante ha avuto la capacità di realizzare un’opera “non facile e pionieristica, costruendo un progetto di vista per persone adulte che non hanno una sufficiente risposta da parte dei servizi e della società, anche se va ricordato che il contesto non è deserto e che risposte socioriabilitative sul territorio ci sono”. Queste famiglie, ha proseguito il consigliere, hanno realizzato qualcosa che “l’ente pubblico deve sostenere, come stiamo facendo, anche cercando strumenti nuovi o facendo evolvere quelli che ci sono, come l’accreditamento”. Secondo Ilaria Franchini, la visione e l’esperienza del Tortellante “possono sicuramente essere portate nel pubblico come modello nuovo che permette alle persone di integrarsi realmente e di crearsi un futuro attraverso un lavoro dignitoso e un’autonomia di vita”. Ci sono altre esperienze sul territorio, ha aggiunto la consigliera, “che possono dialogare con questo modello e alle quali dovremmo aprirci per capire come aiutarle e come integrarle tra loro”. Diego Lenzini ha messo in evidenza come il Tortellante intervenga nel momento di massima fragilità di questi ragazzi, quando terminano il loro percorso scolastico, “preoccupandosi del loro futuro e preparandoli a una vita in autonomia. Associazioni come questa – ha proseguito – sono importanti per il territorio e l’amministrazione ha il compito di creare il terreno adatto per farle nascere, crescere e replicare”.

Per il Movimento 5 stelle, Giovanni Silingardi ha affermato che “l’approvazione di questa semplice delibera, in realtà concretizza il principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione. Questa associazione crea un progetto di vita per ragazzi fragili nel momento in cui sono maggiormente in difficoltà: è un tipo di sussidiarietà che dovrebbe essere estesa a tutti gli ambiti di fragilità. E dovremmo anche riflettere – ha aggiunto – sul fatto che diversi di questi ragazzi non abbiano avuto il sostegno della sanità pubblica, anche in un sistema di eccellenza come il nostro”.

Per Paola Aime (Europa verde-Verdi) l’esperienza del Tortellante “ci parla di tradizione, inclusione, capacità di cura, valorizzazione delle competenze e della diversità come valore e non come limite. Ci dice anche della capacità del terzo settore di pensare a percorsi nuovi, originali e rivoluzionari. Percorsi che si potrebbero modellare in modo analogo, anche da parte del pubblico, anche per altri ragazzi con problemi diversi”.

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