A distanza di poco più di un mese dalla chiusura temporanea, nei prossimi giorni potranno riaprire le piscine Dogali di Modena. La giunta comunale ha approvato, infatti, la delibera proposta dall’assessora allo Sport Grazia Baracchi con cui si completa il percorso per la riapertura dell’impianto, dopo lo stop deciso dalla società che ha la concessione per gestirlo, a causa dell’aumento dei costi energetici.
In particolare, il provvedimento autorizza Dogali Ssd alla riapertura delle vasche da 25 metri e la scolastica per la stagione invernale 2022-2023, cioè quelle di maggiore valenza sociale, anche sulla base del piano di utilizzo presentato dal gestore incentrato sul fatto che si garantiscono spazi per l’attività giovanile di base e per le persone con disabilità, per il nuoto libero e per le attività agonistiche delle società sportive; la vasca da 50 metri, invece, potrà essere riaperta nella stagione estiva 2023.
Dopo il completamento delle verifiche tecniche in corso in questa settimana e l’avvio delle procedure per il riscaldamento dell’acqua, che richiedono un paio di giorni, quindi, l’impianto sarà nuovamente disponibile per il nuoto libero, per i corsi e per le attività delle società. La data ipotizzata è quella di domenica 16 ottobre. La riapertura si dovrà sviluppare in un regime di sostenibilità economica della gestione, nell’ottica della razionalizzazione degli utilizzi dell’impianto che prevede una revisione degli spazi assegnati alle società e associazioni sportive da parte dell’Amministrazione comunale e una riduzione dei consumi energetici.
Nei giorni scorsi il percorso finalizzato alla riapertura aveva avuto un passaggio fondamentale in una variazione di bilancio approvata dal Consiglio comunale. Uno dei punti della manovra finanziaria, infatti, riguardava la presa in carico degli impianti termici ed elettrici delle piscine da parte del Comune, nell’ambito del contratto con la società Ase di Hera spa, con l’obiettivo di consentire a Dogali Ssd di uscire dall’accordo col precedente gestore e di attivarne uno nuovo, appunto, con Hera. In particolare, è previsto che sia l’Amministrazione a farsi carico del pagamento diretto delle utenze, come avviene per tutti gli edifici che rientrano nel contratto con Ase, per poi venire rimborsata puntualmente da Dogali Ssd che dovrà comunque garantire la sostenibilità della gestione. I costi, quindi, rimangono a carico del concessionario, come definito dal contratto, ma con la garanzia del Comune e tempi più dilatati per i pagamenti.
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