“Il prossimo 10 ottobre si svolgerà la quarta seduta della Conferenza dei servizi sul progetto di ampliamento dello stabilimento Conad Nordovest, nella quale inizierà l’esame delle modifiche presentate dalla proprietà e si valuteranno le osservazioni. Conclusi i lavori della Conferenza, sarà il Consiglio comunale a esprimersi sulla variante urbanistica e sulla convenzione per realizzare le opere di mitigazione e le connessioni tra l’insediamento e le strutture pubbliche del territorio”.
Lo ha comunicato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 29 settembre, precisando che “in iter così complessi non è possibile preventivare i tempi”, in risposta all’interrogazione del Pd illustrata da Diego Lenzini. Il consigliere, in particolare, ha chiesto come proseguirà l’iter tecnico e giuridico dopo la presentazione delle modifiche al progetto da parte della proprietà e in quali tempi. Lenzini ha inoltre domandato quando e in che modo sarà coinvolto il Consiglio comunale.
L’assessora ha riepilogato l’iter che ha interessato il progetto fino a ora, ricordando che la società Imco spa, ad agosto 2021, ha chiesto di attivare un procedimento unico per l’ampliamento dello stabilimento dell’area di attuale deposito di Conad nell’adiacente area industriale già esistente di proprietà di Civ e Civ. “Non si tratta di un progetto in deroga agli strumenti urbanistici – ha sottolineato Vandelli – ma che va a utilizzare la capacità edificatoria del lotto contiguo, lavorando su una ricomposizione fondiaria dei lotti tra le vie Polonia, Europa e Finzi. È un progetto che ha un unico elemento di variante, cioè la rimodulazione delle aree elementari all’interno di quella zona elementare”.
La prima Conferenza dei servizi si è svolta a fine novembre dello scorso anno e si è conclusa con una richiesta di documentazione integrativa. Nel frattempo, è stato pubblicato il progetto presentato dall’azienda sul quale sono pervenute sei osservazioni. La stessa Amministrazione comunale ha chiesto alcuni adeguamenti al progetto su criticità rilevate, accolte dall’azienda che ha presentato un nuovo progetto. È quindi seguito un nuovo periodo di pubblicazione, concluso a settembre, nel quale sono state presentate cinque osservazioni. “Il nuovo progetto presentato dalla società – ha evidenziato l’assessora – riduce di molto l’impatto al di fuori del comparto. In particolare, è stata rivista la viabilità di accessibilità, ridotta la capacità edificatoria della zona, è stato eliminato il magazzino verticale al posto del quale è previsto un magazzino del fresco con diversa conformazione. Non si modifica l’accessibilità su via Canaletto – ha proseguito – ma solo su viale Finzi e viene eliminato l’accesso dalla tangenziale. È stato fatto un lavoro importante sulla connessione delle aree verdi della zona e sono state previste migliori dotazioni ecologico-ambientali, dall’aumento della permeabilità del comparto alla laminazione delle acque. Il progetto pone su tutto il perimetro della struttura una pannellatura fonoassorbente per proteggere l’insediamento residenziale non tanto dall’attività produttiva in quanto tale ma dalle fonti di rumore a nord, in particolare della tangenziale”.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Andrea Giordani (Movimento 5 stelle) ha chiesto se sia possibile, nel percorso che ancora rimane fino alla realizzazione, “coinvolgere maggiormente e in modo più attivo almeno i comitati”. Il consigliere ha chiesto anche se sia possibile aumentare le barriere fonoassorbenti realizzando delle collinette e monitorare il livello del rumore prodotto dal funzionamento dei frigoriferi.
Per Lega Modena, Barbara Moretti ha esordito ringraziando i cittadini “che hanno fatto emergere le criticità del progetto. È un esempio – ha detto – di come sia stato utilizzato in modo egregio lo strumento della partecipazione che, come amministrazione, dovremmo rinvigorire. Il lavoro dei cittadini ha fatto sì che il progetto venisse modificato in meglio: quello nuovo è sicuramente più consono e sembra aver trovato un punto di incontro tra le esigenze della società e quelle dei residenti, anche se c’è ancora un problema di mitigazione che deve essere affrontato. Bisogna che il progetto diventi occasione di opportunità per l’intero quartiere”.
Dichiarandosi soddisfatto per il percorso compiuto finora, il consigliere Lenzini ha confermato “l’attenzione sugli sviluppi del percorso, sul quale continueremo a informare i cittadini”. Ringraziando il comitato per il lavoro svolto, “una partecipazione, riconosciuta anche dai consiglieri di opposizione, che ha portato a risultati concreti. Il confronto con i cittadini è il modo in cui questa amministrazione approccia i progetti perché nessuno meglio dei residenti può aiutare a capire quali sono i punti critici di una proposta”. Il consigliere ha concluso la replica auspicando che “tutte le preoccupazioni sollevate trovino una risposta nel progetto definitivo”.
In chiusura di dibattito, l’assessora ha ricordato che sono state fatte assemblee pubbliche, presentate osservazioni e discussi ordini del giorno in Consiglio comunale. È normale e giusto che il progetto entri in un modo ed esca in un altro: è la vittoria della democrazia e della partecipazione. Ringrazio tutti i cittadini che ci hanno accompagnato in un confronto civile e sereno”.
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