Nella zona della Pomposa, nel centro storico di Modena, è stata attivata una nuova telecamera della videosorveglianza cittadina, così da completare la copertura dell’area. Collocata all’inizio di via Taglio, consente la visuale anche su piazza Matteotti e nella direzione di piazza Pomposa dove sono già operative altre tre apparecchiature, una delle quali, rinnovata recentemente, consente anche una migliore visione notturna. Il funzionamento della nuova telecamera è stato verificato in settimana con un sopralluogo delle forze dell’ordine e dei tecnici comunali.
Il potenziamento della videosorveglianza dell’area, con la possibilità di coprire in modo efficace tutti gli accessi, è uno dei temi che è stato affrontato nei giorni scorsi, dopo le vicende di cronaca delle ultime settimane, in un incontro con gli esercenti dei pubblici esercizi della zona al quale hanno partecipato anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e gli assessori Ludovica Carla Ferrari (Commercio) e Andrea Bosi (Centro storico e Lavori pubblici).
Confermato l’impegno a continuare con i controlli da parte delle forze dell’ordine in tutta l’area interessata dalla cosiddetta movida serale e sul divieto di vendita di alcolici ai minori, il Comune ha garantito anche una maggiore presenza della Polizia locale negli orari notturni, dopo la chiusura dei pubblici esercizi, e l’estensione in quella zona dell’attività dei gruppi di educativa di strada che riprende in questo periodo.
Nel corso dell’incontro, inoltre, il titolare del locale chiuso il cui dehor, lasciato incustodito, nei mesi scorsi è stato utilizzato in maniera impropria, ne ha annunciato la prossima riapertura.
Fatto il punto sulle necessità di manutenzione dell’illuminazione dell’area e delle panchine, l’Amministrazione comunale ha confermato l’intenzione di sviluppare un progetto di riqualificazione della piazza per potenziare l’illuminazione e affiancare ai ciottoli anche ampie aree lastricate per rendere più agevole la pulizia e la riorganizzazione dei dehors, magari con strutture coordinate più distanziate da palazzi storici. Il programma degli interventi – è stato precisato – dovrà però essere concordato anche con gli esercenti, oltre che con i residenti, per evitare lunghi periodi di interruzione delle attività o, comunque, individuare soluzioni alternative.
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