Nell’accoglienza e nell’affiancamento familiare, il bambino incontra qualcuno che è disponibile ad occuparsi di lui per il tempo di cui necessita la sua famiglia per superare le proprie difficoltà. Chi accoglie si impegna ad assicurare un’adeguata risposta ai bisogni affettivi, educativi e di cura del minore, nel rispetto della sua storia familiare e personale. Possono accogliere coppie con o senza figli, sposate o no e persone singole senza limiti di età e di condizione economica.
Accogliere un bambino in affido significa accompagnarlo per parte del suo percorso di crescita; l’accoglienza è temporanea e diverse sono le forme di accoglienza familiare. Ad esempio, attraverso l’affido in emergenza si accolgono bambini che a seguito di un evento critico hanno bisogno di un’immediata collocazione familiare; in genere questo tipo di accoglienza dura qualche mese.
A Modena sono attivi, inoltre, diversi progetti di accoglienza. Attraverso “Un bambino per amico” famiglie aiutano altre famiglie. Trascorrere il pomeriggio al parco, fare i compiti, condividere il pranzo sono alcune delle attività di affiancamento che, quotidianamente o settimanalmente, i volontari di “Un bambino per amico” svolgono con bambini e famiglie in cui i genitori vivono un momento di difficoltà nella gestione dei carichi famigliari.
Inoltre, con “Qualcuno ha bisogno di te”, un progetto di solidarietà in rete, giovani adulti e studenti universitari affiancano e supportano i ragazzi in carico al Servizio Sociale Territoriale nello svolgimento di attività scolastiche, sportive, ludiche e di socializzazione.
“Affido culturale” è invece un progetto che intende innanzitutto contrastare la povertà educativa valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di servizi o prodotti culturali. L’idea di fondo è semplice: un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, porta anche un bambino che in questi luoghi non ci entrerebbe per vari motivi. Si realizza così un insieme di fruizioni culturali condivise, tramite le quali famiglie-risorsa e famiglie-destinatarie stringono un Patto educativo: un sostegno complessivo a più dimensioni promosso, garantito e monitorato dalla Scuola.
Infine, “Welchome Modena” è un progetto di affido di giovani adolescenti minori stranieri non accompagnati in famiglie del territorio, per un periodo minimo di sei mesi, con la possibilità di scegliere un impegno full time, in cui il ragazzo vive con la famiglia, o part time, in cui la famiglia dedica alcune ore al mese a creare una relazione personalizzata con lui.
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