La rotatoria del Grappolo a Modena, tra tangenziale, Nuova Estense e Vignolese, sulla base delle statistiche sulla sicurezza stradale non è considerata tra i nodi viari con problemi strutturali di incidentalità, ma nell’ambito del Piano urbano della mobilità sostenibile è comunque previsto un progetto di fattibilità, in corso di redazione, per ridurre il congestionamento del traffico, che nelle ore di punta può raggiungere i 6 mila veicoli.
Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo giovedì 23 settembre a un’interrogazione presentata nei mesi scorsi da Beatrice De Maio (oggi Modena sociale, allora Lega Modena) sulla “pericolosità e inefficacia della rotonda”.
Il sindaco nella risposta ricorda che, sulla base di modelli di simulazione, il traffico nella rotatoria è di circa 70 mila veicoli al giorno (oltre 21 milioni di passaggi in un anno), con picchi nelle ore di punta del mattino e della sera e un’incidenza dei mezzi pesanti che si attesta tra il 5 e l’8 per cento dei veicoli.
A fronte di questi flussi di traffico, i sinistri stradali sono stati 27 nel 2019, tutti considerati non gravi e una sola persona ferita, sono scesi a 13 nel 2020 nell’anno del lockdown (tre persone ferite) e tra gennaio e il 18 settembre di quest’anno se ne sono verificati 16, con tre persone ferite, sempre in modo lieve.
L’interrogazione della consigliera De Maio chiedeva, infatti, il numero dei sinistri stradali partendo da una valutazione di “pericolosità della rotonda”, sulla base di notizie di stampa che avevano riferito di svariati incidenti, e sottolineava le code nelle ore di punta del mattino e della sera, domandando quali provvedimenti erano già stati attivati per la sicurezza di quel tratto di Nuova Estense.
Il sindaco, dopo aver ricordato l’attività di controllo stradale da parte della Polizia locale, con la strumentazione targa system, ha approfondito il progetto di fattibilità in corso di definizione nell’ambito del Pums per la “rifunzionalizzazione dell’asse della Nuova Estense nel tratto compreso tra strada Vignolese e strada Vaciglio Centro volto a un potenziamento della capacità stradale al fine di migliorare l’efficienza dell’infrastruttura principale utilizzando, per quanto possibile, il corridoio esistente e cercando la massima tutela delle adiacenze verdi”.
L’idea, che dovrà comunque vedere il coinvolgimento di Anas in quanto soggetto gestore del tratto interessato, potrebbe essere quella di un riassetto a due livelli della rotatoria per svincolare i flussi di traffico più consistenti che sono quelli sull’asse nord-sud (mediamente due veicoli su tre), senza dimenticare anche la prospettiva dalla realizzazione della Complanarina che, rappresentando un collegamento alternativo al casello autostradale di San Donnino, contribuirà a ridurre il traffico che interessa la rotatoria, in particolare quello dei mezzi pesanti.
In replica la consigliera De Maio ha ringraziato per la risposta esaustiva e ha affermato che "dai dati in mio possesso mi risultava un aumento esponenziale degli incidenti nonostante le chiusure. Un altro problema che bisognerebbe risolvere è anche quello della segnaletica, che può diventare un pericolo se non impostata bene. Per i lavoratori percorrere quel tratto è un disagio”, ha poi concluso augurandosi che "diventi presto fruibile in modo più fluido".
Azioni sul documento