“Trent’anni contro la violenza”, la mostra che ripercorre l’attività, i progetti e le azioni di aiuto del Centro antiviolenza di Modena nato nel 1991, si presenta con nuovo allestimento in via Carteria, nello spazio espositivo carteriA+, in occasione dei tre giorni del Festivalfilosofia sulla libertà, dopo essere stata esposta in giugno e luglio alla Casa delle donne di Villa Ombrosa.
La mostra sarà inaugurata venerdì 17 settembre alle 18 e sarà aperta venerdì fino alle 22; sabato 18 settembre dalle 10 alle 22 e domenica 19 dalle 10 alle 20.
Realizzata dalla Casa delle donne contro la violenza e curata dall’artista visiva Sara Garagnani, l’esposizione si sviluppa attraverso documenti storici e fotografie, contributi audio e video, manifesti, crono-storie e infografiche che documentano i dati della violenza e raccontano storie di lotte, riscatto, autodeterminazione e libertà. Un ruolo importante all’interno dell’esposizione è ricoperto dalle “superfici emozionali”: centinaia di foto che ritraggono le donne dell’associazione nella routine di lavoro di tutti i giorni e nei momenti privati.
La Casa delle donne contro la violenza fu fondata nel gennaio 1991 da un gruppo di donne provenienti dall’esperienza femminista e dall’Udi, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della violenza sessuale che allora era ancora un reato contro la morale e non contro la persona e che solo raramente faceva notizia, in particolare per quanto riguardava le violenze domestiche. La scommessa di questo gruppo di donne si incontrò con la decisione del Comune di Modena, voluta dalle amministratrici di allora, di farsi parte attiva nell’azione di contrasto alla violenza sulle donne e così, il 19 marzo 1991, fu firmata la prima convenzione per l’apertura del Centro antiviolenza. Meno di due mesi dopo, il 6 maggio, si presentò la prima donna a chiedere aiuto e, da allora, quasi settemila donne si sono rivolte al Centro, nella storica sede di via del Gambero 77 prima e nella Casa delle donne di strada Vaciglio oggi.
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