A vent’anni dagli attentati dell’11 settembre 2001, che provocarono migliaia di vittime, Modena insieme alla console generale statunitense Ragini Gupta, ha ricordato l’anniversario. La commemorazione, con la deposizione delle corone, l’onore alle bandiere, l’omaggio con la sirena dei Vigili del fuoco, si è svolta presso il monumento al centro di piazza Manzoni, donato dal Lions Club Modena Estense, che ricorda il crollo delle Torri gemelle del World Trade Center di New York.
“Una cerimonia che torna di anno in anno per tramandare la memoria, soprattutto verso le nuove generazioni”, ma un 11 settembre diverso perché “quest’anno ricorre il ventennale della strage rafforzando il dovere della memoria” e per “la conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani, evento di portata storica che apre a scenari preoccupanti per il mondo intero”: lo ha sottolineato in sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo alla commemorazione insieme alla prefetta Alessandra Camporota, al questore Maurizio Agricola, ad autorità civili, militari e a rappresentanti del Lions Club.
Sempre con attenzione all’Afghanistan, il sindaco ha quindi sottolineato come sia “risultato evidente che all’Unione europea serve una politica estera e di sicurezza comune. La reazione alla pandemia delle istituzioni europee è stata efficace – ha affermato - un analogo impegno deve riguardare il contributo dell’Ue alla causa della pace, dello sviluppo e della stabilità internazionale. Sono temi che fino a ora noi europei abbiamo affrontato timidamente, come ha sottolineato il presidente Mattarella, ma ora serve fare un passo deciso verso una maggiore presenza internazionale condivisa, come naturale continuazione dei progressi politici e istituzionali di cui Next Generation Ue è uno dei risultati più alti. L’Europa oggi non può permettersi di essere assente dai principali scenari internazionali perché le conseguenze ce le ritroviamo nei nostri Paesi”.
Il sindaco ha quindi ribadito “la amicizia, più forte e profonda, fra l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti d'America intorno a comuni valori, interessi, responsabilità: democrazia, libertà, diritti civili e della persona” e ha ricordato che “quanto è accaduto dall’11 settembre a oggi, con difficoltà, fibrillazioni politiche, scissioni come la Brexit, ha sempre e comunque confermato che sono Europa e Stati Uniti a potere e dovere assicurare sicurezza e stabilità nel mondo”.
“Nel 2001, dopo l’11 settembre – ha continuato il sindaco - la reazione immediata degli Stati Uniti e dei degli alleati Nato portò a colpire l’Afghanistan, dove trovava protezione l’organizzazione terroristica Al-Qaeda. Oggi, purtroppo, con enorme tristezza e sgomento, dobbiamo prendere atto che il regime talebano è tornato al potere e l’Afghanistan non è più uno Stato, ma un sedicente ‘califfato islamico’. Le sofferenze della popolazione civile di un paese martoriato sembrano essere l’unico elemento immutabile negli anni. E di fronte alle sofferenze, in particolare di donne e bambini, nessuno può rimanere indifferente. L’accoglienza di chi è scappato dall’Afghanistan da parte di tutti i paesi dell’Unione Europea – ha quindi proseguito - è un dovere e bene ha fatto il Governo italiano a rendersi parte attiva. Anche in Emilia-Romagna e nella provincia di Modena sono arrivate famiglie afgane, per loro ora si sta avviando un percorso di integrazione”. Dopo aver evidenziato “la reazione positiva della città e del territorio”, il sindaco ha auspicato che “sull’accoglienza l’Europa superi le divisioni, l’inconcludenza e l’incapacità organizzativa mostrata”.
Dall’altro lato, “l’Europa, la Nato e in generale l’Occidente non possono non svolgere una riflessione sull’Afghanistan, sulla missione intrapresa e sui tanti errori. È inoltre evidente che quanto accaduto là cambierà alcuni fondamentali equilibri della geo-politica mondiale. Ebbene, in questo contesto, se l’Europa non è unita e non gioca un ruolo attivo assieme agli Stati Uniti nei confronti delle altre potenze, non potrà esserci pace e speranza nel futuro dell’Afghanistan e dei suoi cittadini. La comunità internazionale non ha molto tempo per trovare nuove soluzioni alla crisi afgana. E questo difficilissimo compito, che ci vede tutti coinvolti, proprio oggi, a 20 anni dall’11 settembre 2001, ci suggerisce come legare assieme il ricordo del passato e le aspettative del futuro”, ha commentato il sindaco rimarcando anche che “la lotta contro il terrorismo, l’odio e gli estremismi deve continuare, su tutti i fronti, in primis quello culturale. E Modena, nel suo piccolo, continuerà a fare la sua parte, tenendo al centro il sistema di valori che caratterizza la nostra storia: pace, libertà, democrazia e integrazione”.
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