“Garantire un servizio di trasporto pubblico locale adeguato alle nuove esigenze dei residenti di Villanova, dando priorità al superamento del servizio di Prontobus e prolungando le linee attuali dei bus urbani”. È l’invito che rivolge all’Amministrazione l’ordine del giorno presentato da Katia Parisi (Modena civica), e sottoscritto anche da Pd e Verdi, approvato dal Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 27 maggio, col voto a favore anche di Sinistra per Modena, Lega Modena, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Forza Italia. Contrario il Movimento 5 stelle.
Nel documento si osserva che il quadrante nord di Modena, e in particolare la frazione di Villanova-Quattro Ville, è collegato alla città solo attraverso il servizio a chiamata Prontobus, “insufficiente a garantire il diritto dei cittadini a fruire del trasporto pubblico per svolgere attività quotidiane, come, per esempio, andare a lavorare, perché pensato per esigenze occasionali di spostamento e adatto per aree scarsamente abitate”. La mozione sottolinea che, in seguito alle politiche di urbanizzazione, la popolazione della frazione è cresciuta molto, “arrivando a quasi 1.500 abitanti” e che occorre, quindi, rispondere alle esigenze di spostamento con un servizio di trasporto urbano “con frequenza minima di 20 minuti, con costi contenuti e con un servizio di continuità”. Risposte che non possono essere date, sottolinea ancora il documento, attraverso il servizio ferroviario, distante dal centro abitato della frazione. L’ordine del giorno suggerisce anche di “verificare l’efficacia del trasporto pubblico in tutte le frazioni, concentrandosi sulle ricuciture tra periferia e centro cittadino.
“L’accessibilità e la fruibilità dei servizi - ha affermato Parisi - sono alla base dello sviluppo socioeconomico del territorio. Avviciniamo le persone di Villanova alla città e cogliamo l’occasione per fare una verifica di tutti i collegamenti, sanando eventuali inefficienze, anche con l’utilizzo di fondi europei”.
Aprendo il dibattito Lucia Connola (Pd) ha ribadito che, anche in virtù dello sviluppo di Villanova, con la realizzazione della scuola materna e l’insediamento di nuovi alloggi, “è necessario ripensare i collegamenti istituendo un servizio di autobus con frequenza regolare, nel rispetto delle linee guida del Pums, incentivando una mobilità pubblica green e a scapito di quella privata”.
Antonio Baldini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha sottolineato che la stessa situazione riguarda anche Marzaglia, Tre olmi e San Donnino: “I mezzi dovrebbero transitare con frequenza di 20 minuti, ma i tempi non vengono rispettati”, ha detto, sollecitando “politiche di incentivazione all’uso del tpl al posto dell’auto”.
Andrea Giordani (M5s) ha motivato il voto contrario ricordando che la linea ferroviaria dista poche centinaia di metri dal centro abitato: “Sarebbe opportuno, quindi, lavorare per abbassare il costo del biglietto del treno, facendo in modo che sia valido anche per gli autobus cittadini, evitando così di impattare ulteriormente sul territorio con altri mezzi inquinanti”.
Concordando sulla necessità di strutturare i collegamenti tra le frazioni e il capoluogo, anche Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha proposto una maggiore integrazione dei treni nel sistema del tpl: “Le vie ferrate sono una struttura ambientalmente meno impattante e permettono collegamenti veloci ed efficienti”.
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