Fin dall’inizio della pandemia, i servizi scolastici si sono attivati per mantenere il contatto con le famiglie e favorire la partecipazione e il confronto: a partire dalle prime comunicazioni sulle decisioni relative all’emergenza subito dopo la chiusura dei servizi educativi, agli incontri con la segreteria e con il Coordinamento dei Consigli di gestione proseguiti per tutto l’anno, fino ai percorsi formativi e di consulenza educativa promossi insieme a Memo e Centro famiglie. Nonostante le restrizioni, il Coordinamento pedagogico, con educatrici e insegnanti dei servizi 0-6, inoltre, ha sviluppato le relazioni con le famiglie, con l’obiettivo di mantenere il rapporto con i genitori in un’ottica di condivisione del progetto educativo, di partecipazione alla vita della scuola e di sostegno alla genitorialità.
Lo ha spiegato l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi che, venerdì 11 giugno, nel Consiglio comunale “question time”, ha fatto il punto sul coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie nella gestione dei servizi scolastici rispondendo a un’interrogazione del Pd illustrata da Federica Venturelli e firmata anche da Vittorio Reggiani. L’istanza chiedeva, appunto, quali sono stati, dall’inizio dell’emergenza, gli strumenti di partecipazione e confronto messi in atto dall’Amministrazione per i servizi 0-6 e per le scuole primarie e secondarie di primo grado; se ci siano stati corsi e incontri per i genitori; con quali modalità è avvenuto il confronto tra coordinatrici pedagogiche e famiglie; che ruolo ha avuto il referente Covid, figura istituita dal Governo per il raccordo scuola-famiglie.
Il percorso di partecipazione durante la pandemia, ha detto l’assessora Baracchi, ha visto aumentare la frequenza degli incontri con la Segreteria e con il Coordinamento dei Consigli di gestione (che comprende segreteria e presidenti dei Consigli di gestione delle scuole d’infanzia e dei nidi comunali, della Fondazione Cresci@mo e convenzionati). Tra novembre e dicembre 2020 sono stati convocati 70 Consigli di gestione per la nomina di nuovi presidenti e altre cariche. Da marzo 2020 a maggio 2021, inoltre, si sono tenuti nove incontri con la segreteria e sette incontri del Coordinamento Consigli e segreteria, “con l’obiettivo di informare, avere riscontri, dare una disponibilità all’ascolto”.
Da settembre, insieme al Coordinamento pedagogico e a Memo, è stato realizzato un percorso formativo per le famiglie sul tema della relazione tra scuola e famiglia nel tempo del Covid: cinque gli incontri realizzati sul territorio a gruppi che hanno permesso d’instaurare un dialogo a distanza, anche attraverso le chat. Memo, in collaborazione con il Centro famiglie, ha attivato anche un servizio di consulenza educativa rivolto alle famiglie con figli fino a 18 anni, nell’ambito del quale, a oggi, sono state realizzate 31 consulenze, con una media di tre incontri per ciascuna. E sempre Memo, su richiesta delle scuole, ha organizzato la comunicazione e la traduzione di materiale informativo per genitori non italofoni.
Per quanto riguarda la relazione tra le coordinatrici pedagogiche e le famiglie all’interno di ogni sezione, l’assessora Baracchi ha spiegato che il percorso di relazione con le famiglie organizzato nell’anno scolastico 2020-2021 ha interessato 13 nidi e 12 scuole per l’infanzia, per un totale di 117 sezioni, oltre ai Centri per bambini e genitori. Inoltre, sono state individuate linee di indirizzo generali successivamente declinate in ogni singolo servizio sulla base delle esigenze dell’utenza. Sono stati svolti incontri dei Consigli di gestione in videocall, l’assemblea di inizio anno e due o tre incontri di sezione a distanza per ogni realtà, colloqui individuali a distanza. Nella quotidianità, le entrate e le uscite dei bambini sono state organizzate “per appuntamento”, scaglionate di un quarto d’ora tra una famiglia e l’altra, in modo da mantenere la routine di saluto con i bambini e il momento di scambio con le educatrici; sono state riprogettate le modalità di documentazione delle esperienze e dei vissuti dei bambini; nel caso di bambini disabili sono stati mantenuti i colloqui con la Neuropsichiatria infantile. E ancora, durante il periodo di sospensione delle attività, tutti i servizi 0-6 hanno mantenuto il contatto a distanza con bambini e genitori, con videochiamate e telefonate.
Infine, in ogni scuola il referente Covid ha tenuto i contatti con il Dipartimento di prevenzione fornendo l’elenco di studenti, insegnanti, educatori delle classi con casi positivi confermati ed elementi per ricostruire i contatti stretti. Importante è stato anche il rapporto e la comunicazione con le famiglie.
In replica, la consigliera Venturelli ha ringraziato per la puntualità della risposta, dichiarandosi soddisfatta.
Azioni sul documento