Sono intervenuti consiglieri di diversi gruppi nel dibattito che ha preceduto la votazione delle tre delibere della manovra finanziaria approvata dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 17 giugno.
Aprendo il dibattito per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha definito “ingiustificabile” il ristoro a Modena parcheggi, “che arriva dopo la rinuncia del Comune al canone di concessione”. Per il consigliere, i fondi “dovrebbero andare a tante altre aziende in difficoltà”. Bertoldi, inoltre, ha fatto presente che ai consiglieri “non è stata data la possibilità di valutare in modo sereno i contenuti dei provvedimenti che oggi votiamo”. Anche Stefano Prampolini ha criticato il ristoro: “Mi aspettavo bilanci in rosso e, invece, l’azienda è in utile”. Il consigliere ha domandato quindi “per quale motivo il Comune debba contribuire a ripianare”, aggiungendo che “i 430 posti auto eliminati nel parcheggio all’ex Amcm hanno portato un aumento di posteggi nel parcheggio a pagamento incrementando gli utili, che Modena parcheggi avrebbe dovuto dividere col Comune”. Luigia Santoro ha ricordato che Modena Parcheggi “ha già avuto in passato un sostegno significativo, con l’allargamento della fascia dei parcheggi con strisce blu e l’ampliamento della convenzione: quella volta si disse che sarebbe stato l’ultimo aiuto alla società, ma non è stato così”. La consigliera ha ribadito di “non comprendere perché il Comune spenda soldi pubblici solo per questa realtà e non anche per altri soggetti privati ben più bisognosi”.
Per Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, Elisa Rossini ha giudicato il ristoro a Modena Parcheggi “incomprensibile, alla luce dei sostegni già concessi in passato, mentre il gestore ha visto un incremento dei ricavi”. Dopo aver segnalato “ritardi nella consegna della documentazione ai consiglieri comunali”, la consigliera ha ipotizzato la mancanza “di un’istruttoria sull’effettiva irrealizzabilità del risultato atteso dal Piano economico finanziario”. Rossini ha motivato inoltre il voto di astensione sulla seconda variazione di bilancio “per i dubbi sulla fattibilità dell’intervento di bonifica alle ex Fonderie”. Antonio Baldini ha concentrato il suo intervento sul contributo ai gestori delle piscine Dogali e Pergolesi, affermando che “non solo è già previsto un fondo regionale di ristoro” ma anche che “per anni il Comune ha destinato loro contributi importanti”. Secondo Baldini queste azioni “dovrebbero avere un limite, visto che l’Amministrazione ha rinunciato alla gestione diretta delle strutture proprio perché valutata troppo onerosa”.
Per il Movimento 5 stelle, Giovanni Silingardi ha segnalato che “ancora una volta sono smentite le previsioni ottimistiche sul Novi Park, oggi facciamo i conti con un canone ridotto e con una concessione più lunga: è un salasso per tutti”. Per il consigliere, poco conta che il ristoro arrivi dal Fondo funzioni fondamentali, cioè dallo Stato: “Auspichiamo che il denaro non si esaurisca a discapito di alte attività”. Silingardi ha proposto di valutare “una revisione del Piano economico finanziario della struttura”. Enrica Manenti ha sostenuto che nel percorso relativo al Novi Park “in diversi momenti l’interesse pubblico è stato schiacciato da quello privato”, segnalando quindi lacune “nell’armonizzazione dei due fronti”. La consigliera ha citato tra gli esempi negativi il progetto della navetta per gli automobilisti che parcheggiano “e il rifiuto dei gestori di svolgere la manutenzione al Novi Ark, compito di cui si è poi incaricata la Soprintendenza”.
Per il Pd, Stefano Manicardi, dopo aver sottolineato che “le variazioni di bilancio sono indirizzate verso le necessità delle città nel contesto dell’emergenza sanitaria”, ha osservato che i ristori previsti per Modena Parcheggi provengono “dal Fondo funzioni fondamentali, quindi devono avere un utilizzo specifico come quello individuato dalla giunta, appunto un’impresa incaricata della gestione un servizio, che, altrimenti, dovrebbe essere svolto in house”. Intervenendo sulla seconda variazione di bilancio, Ilaria Franchini ha messo l’accento “sulla risposta ad alcuni degli ambiti più colpiti dal Covid come la cultura e la scuola”, riconoscendo pure l’azione “a favore della riqualificazione urbana e delle dotazioni tecnologiche per il Comune”. Per la consigliera, il provvedimento rappresenta “una tappa intermedia nel percorso di sostegno a famiglie e aziende”.
“Il Comune dovrebbe intervenire sul Novi park – ha suggerito Paola Aime (Verdi) – perché gli oneri per l’ente pubblico sono sbilanciati rispetto a quelli a carico del privato”, segnalando anche “le ricadute sul trasporto pubblico locale”. Al netto della perplessità sul parcheggio, “non solo per il ristoro previsto dalla delibera”, la consigliera ha precisato che la variazione di bilancio “ha elementi positivi”.
“È apprezzabile l’impegno a favore dello sport e delle attività giovanili – ha affermato Katia Parisi (Modena Civica) – come testimonia l’attenzione per le piscine Dogali e Pergolesi”. La consigliera ha rilevato che gli interventi sulla rigenerazione urbana e per l’edilizia scolastica “guardano al futuro”, sollecitando poi Governo e Regione sul fronte del dissesto idrogeologico “per mettere in sicurezza il territorio”.
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