Ammonta a 226 mila 384 euro il fondo che il Comune di Modena mette a disposizione di residenti e imprese colpiti dagli eventi alluvionali del 6 dicembre 2020 come primo ristoro per le spese di ripulitura, rimozione di fango e detriti, e ripristino degli accessi per la riapertura delle attività economiche.
Le risorse sono stanziate dalla Regione Emilia Romagna per i Comuni di Modena, Nonantola, Campogalliano e Castelfranco (con delibera di Giunta del 19 aprile 2021) e seguono un percorso alternativo e aggiuntivo rispetto al normale iter dei risarcimenti, di competenza del Governo e del Dipartimento nazionale di Protezione civile che si attiva a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza per calamità naturali.
I ristori sono destinati ai privati e alle imprese, 70 in tutto per Modena (35 privati e 35 imprese), che hanno già presentato lo scorso febbraio, nei termini previsti, la prima ricognizione dei danni subiti,
Gli aventi diritto possono presentare domanda di ristoro fino al 30 giugno compilando i moduli scaricabili dal sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it) e allegando le fatture che attestano le spese sostenute. Chi avesse effettuato in proprio gli interventi per ripristinare gli accessi deve presentare, invece, una valutazione attendibile delle spese sostenute e delle risorse utilizzate.
L’invio della documentazione dovrà essere effettuato via mail ai due indirizzi Pec specifici per le imprese (alluvione2020danniimprese@cert.comune.modena.it) e per i privati (alluvione2020danniprivati@cert.comune.modena.it).
Una volta verificato il possesso di tutti i requisiti necessari, i ristori saranno liquidati in due tranche: una prima quota, pari al 70 per cento del totale, a dicembre 2021, la seconda nel 2022, una volta inviato il consuntivo delle liquidazioni effettuate.
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