La riqualificazione delle sedi comunali esistenti, già iniziata per quanto riguarda gli uffici di via Santi e di via Galaverna, sarà oggetto di un tavolo di lavoro composto dai principali servizi del Comune di Modena che ha anche l’obiettivo di studiare soluzione logistiche per migliorare l’utilizzo degli spazi esistenti. Allo stesso tempo, si stanno avviando le valutazioni dei nuovi fabbisogni degli spazi di lavoro, alla luce dell’evoluzione del numero del personale dipendente e dell’entrata a regime, nei prossimi mesi, del Piano organizzativo del lavoro agile che consentirà, anche dopo la fine della pandemia, di svolgere da remoto parte della prestazione lavorativa.
Lo ha detto l’assessora con delega al Patrimonio Anna Maria Lucà che, nella seduta consiliare di mercoledì 28 aprile, ha risposto all’interrogazione di Paola Aime (Verdi) sugli uffici comunali in affitto e su eventuali progetti di riorganizzazione, razionalizzazione degli spazi e dismissione delle sedi in affitto che evidenziava, appunto, i cambiamenti conseguenti la diminuzione dei dipendenti e l’introduzione del lavoro da remoto.
Nella risposta, l’assessora Lucà ha ricordato che sono già iniziati gli interventi di riqualificazione, messa a norma ed efficientamento energetico, con conseguente riduzione dei costi di mantenimento, negli edifici di via Galaverna e di via Santi, ai civici 40 e 60. In particolare, in via Santi, a seguito dei lavori e con il trasferimento della sala macchine al nuovo Data Center, sarà possibile avere a disposizione nuovi uffici da inserire nel programma di riorganizzazione. Anche a Palazzo comunale è in fase di studio la riorganizzazione degli spazi al piano terra e al secondo e terzo piano, per ricavare nuovi spazi che saranno però disponibili solo a seguito dei lavori di riqualificazione programmati sull’edificio.
“Un piano organico di dismissione delle sedi in affitto – ha specificato l’assessora – potrà essere definito nei dettagli una volta completata la valutazione dei fabbisogni e la disponibilità degli spazi in proprietà, compresi quelli che dovrebbero rientrare in futuro come, per esempio, gli uffici attualmente occupati dalla Procura in corso Canal Grande. È necessario, inoltre, attendere anche l’attuazione a pieno regime del Piano organizzativo del lavoro agile del Comune, in modo da avere l’esatta consapevolezza di come verranno utilizzati gli spazi e se, di conseguenza, diminuirà la necessità di uffici nelle sedi comunali”.
In replica, la consigliera Aime ha apprezzato la costituzione del tavolo di lavoro “che affronta il tema in modo organico”, dichiarando però qualche perplessità sul fatto che si facciano interventi di riqualificazione su edifici in affitto. “È chiaro – ha detto – che la pandemia ha rallentato i processi e che le prospettive sono ancora in evoluzione, ma mi auguro che si acceleri il processo di dismissione e razionalizzazione”.
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