13/05/2021

CHIESETTA RICCI, “ENTRO AUTUNNO SARÀ MESSA IN SICUREZZA”

L’assessore Bosi ha risposto all’interrogazione del consigliere Giacobazzi (FI) sul progetto di recupero del bene. “È già possibile fare un ‘tour virtuale’ alla chiesetta e alle tombe”

“Entro il prossimo autunno contiamo di realizzare un primo stralcio di interventi urgenti, puramente conservativi, del valore di 90 mila euro, per la messa in sicurezza della chiesetta Ricci che versa in condizioni precarie a causa del lungo tempo di inutilizzo e dei danni da sisma”.

Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Bosi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 13 maggio rispondendo all’interrogazione del consigliere Piergiulio Giacobazzi di FI sullo stato di manutenzione e sul progetto di recupero di chiesetta Ricci in via Finzi.

Il consigliere ha chiesto, in particolare, se l’Amministrazione è al corrente della situazione di “incuria e degrado” dell’edificio, quando sia stata eseguita l’ultima verifica tecnica sullo stato di conservazione della chiesetta e con che cadenza vengono fatti i sopralluoghi, quali siano gli interventi già posti in essere per la messa in sicurezza del compendio, a che punto è il progetto di recupero (quali i tempi e la spesa preventivati) e “se, in attesa dell’intervento di recupero principale, siano previsti interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria nel breve periodo”. Giacobazzi ha inoltre domandato “come sia stato utilizzato l’importo di 12 mila 500 euro stanziato e versato dalla Regione Emilia-Romagna in data 30 aprile 2019 e “se nell’edificio riposino ancora le spoglie di qualche componente della Famiglia Ricci, originaria proprietaria”.

L’assessore ha precisato che “il progetto esecutivo per il recupero della chiesetta Ricci è stato trasmesso in Regione nel mese di febbraio e a marzo sono state consegnate le integrazioni richieste. Gli interventi urgenti, che saranno finanziati parzialmente con i fondi post sisma della Regione e per il resto in autofinanziamento da parte del Comune, consistono, tra l’altro, in posa di copertura, infissi, puliture, utilizzo di prodotti per preservare le mura, per far aderire gli intonaci, velinature cautelative delle pareti, in modo da salvare i decori pittorici rimasti”. Bosi ha poi aggiunto che “successivamente sarà sviluppato un progetto più completo di restauro e valorizzazione della chiesetta, inserendola nei percorsi storici, culturali e religiosi della città, con interventi anche sulle finiture, sulle aree esterne, sugli impianti elettrici, l’installazione di videomapping multimediali sulla storia del Risorgimento modenese e sulla vicenda di Giuseppe Ricci. Nella chiesetta - ha precisato l’assessore – sono infatti presenti le spoglie di diversi componenti della Famiglia Ricci: Giuseppe (1796-1832), Emilio (1827-1860), Pietro (1820-1837), Giuseppina (1858-1858), Teresa Menafoglio (1800-1865), Ludovico (1825-1898). È già possibile – ha aggiunto – fare un ‘tour virtuale’ alla chiesetta e alle tombe dal seguente link (https://sketchfab.com/3d-models/chiesetta-ricci-modena-ita-ac76e610344747aabbe544cd47860a3e)”.

Rispetto alle risorse già stanziate dalla Regione, Bosi ha spiegato che “di norma viene erogato il 5 per cento dell’importo a programma già alla presentazione del progetto e, nel caso specifico, l’importo di 12 mila 500 euro è stato impiegato per effettuare un rilievo di precisione con tecnologia laser-scan con ortofotopiani e per dare un incarico a un restauratore per la redazione della scheda tecnica e la collaborazione alla direzione lavori, in quanto sono presenti superfici decorate”.

L’assessore ha quindi spiegato che l’Amministrazione ha provveduto da tempo alla recinzione dell’edificio ed effettua controlli periodici con sopralluoghi almeno due volte l’anno, l’ultimo a gennaio di quest’anno; che non sono previsti interventi manutentivi se non lo sfalcio periodico.

La chiesetta settecentesca di viale Finzi è stata trasferita dal Demanio al Comune di Modena a dicembre 2019, ma già molto prima l’Amministrazione si era interessata per la messa in sicurezza del bene e aveva aperto il confronto con la Regione per il suo recupero: il progetto preliminare era stato presentato e approvato già a fine 2017.

Nella replica, il consigliere ha precisato che, dalla sua ricostruzione “già a partire dal 2008 il Comune aveva in carico la ristrutturazione, anche prima di averne la proprietà. Spero che l’intervento prosegua velocemente: è assolutamente fuori luogo che in quella chiesetta si svolgano attività improprie vista anche la presenza delle numerose spoglie dei componenti della famiglia Ricci”.

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