Pagava 50 euro al giorno una 26enne per abitare in una stanza di un appartamento presa in affitto in città; la locazione, in realtà un subaffitto, non era però regolata da alcun contratto, come richiesto dalle normative, né ne era stata informata l’Agenzia delle entrate. Per questo motivo il locatore 30enne, scoperto nei giorni scorsi dalla Polizia locale di Modena, sarà segnalato al Fisco.
La vicenda è scaturita dalla segnalazione della 26enne, originaria della Romania, che ha allertato il Comando di via Galilei, comunicando che le era impedito l’accesso all’abitazione, in un condominio a ridosso del centro storico, in cui aveva vissuto negli ultimi due mesi. Una pattuglia si è portata quindi sul posto e, su input del nucleo Antievasione tributaria, è stata ricostruita la presunta condotta illecita. Il 30enne, già noto per alcuni casi di evasione fiscale e abusi edilizi degli anni scorsi, aveva infatti ceduto in nero una stanza del “suo” appartamento, di cui è affittuario grazie a un regolare contratto stipulato col proprietario (quest’ultimo, residente fuori città, è estraneo ai fatti).
Di conseguenza, per la sublocazione abusiva non sono state versate le imposte tributarie; i riscontri saranno quindi trasmessi all’Agenzia delle entrate, che, dopo la fase istruttoria, potrà valutare possibili condotte evasive a carico dell’uomo, originario di Catanzaro e residente da alcuni anni in città.
Durante gli accertamenti, la Polizia locale ha effettuato una serie di controlli anche in altri appartamenti della stessa palazzina, sempre di proprietà della stessa persona, affittati ad altre famiglie. Le ispezioni, svolte dal nucleo di polizia edilizia, hanno fatto emergere alcune presunte difformità edilizie sulle quali sono ora in corso ulteriori approfondimenti, finalizzati anche a determinare gli eventuali responsabili delle discordanze rilevate rispetto alla documentazione planimetrica.
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