Aveva nascosto la droga in un cestino dei rifiuti, credendo di non essere notato, ma non aveva fatto i conti con l’occhio vigile di alcuni cittadini che hanno segnalato la situazione sospetta alla Polizia locale di Modena. Uno spacciatore 41enne è stato arrestato grazie anche alla collaborazione tra il Comando di via Galilei e i residenti di piazzale 1 maggio, nei pressi dell’autostazione, che martedì 9 marzo hanno consentito alle pattuglie di intervenire sul posto praticamente in tempo reale. Ora l’uomo dovrà allontanarsi dal territorio provinciale, come disposto dal Tribunale.
Due sono state, in particolare, le persone che intorno a mezzogiorno hanno chiamato la Polizia locale per denunciare possibili comportamenti illeciti all’altezza di una delle panchine della piazza, vicino alle aree gioco per bambini, e per indicare il probabile “nascondiglio” della sostanza stupefacente. Mantenendo un contatto telefonico con i cittadini, che hanno fornito indicazioni utili a ricostruire l’accaduto, gli agenti del Centro storico e della polizia giudiziaria sono in effetti riusciti a individuare immediatamente il presunto spacciatore e a recuperare la droga. Nel cestino sono stati infatti rinvenuti venti grammi di hashish, già suddivisi in dosi pronte per la vendita, e per l’uomo che li aveva nascosti sono scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.
Accompagnato al Comando, il 41enne è stato identificato: originario della Tunisia, è irregolare sul territorio italiano e ha diversi precedenti, anche specifici. Trattenuto nelle celle di sicurezza in attesa del processo per direttissima, ha dato in escandescenze, scagliandosi contro gli arredi della cella e procurandosi lesioni di media gravità.
Nella mattinata di oggi, mercoledì 10, il pusher è stato accompagnato in Tribunale, dove, dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha ordinato a suo carico il divieto di dimora nel Modenese. In aprile dovrà tornare in aula per il giudizio; nel frattempo, dovrà allontanarsi dalla provincia di Modena e, se dovesse essere individuato sul territorio da parte delle forze dell’ordine, rischia un inasprimento del provvedimento restrittivo. La misura cautelare emessa dall’autorità giudiziaria nasce anche, tra i vari elementi complessivamente valutati, dal riscontro dei suoi precedenti penali e dalla pericolosità sociale. Il 41enne dovrà rispondere anche dell’inosservanza delle normative sul permesso di soggiorno.
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