Nella mattinata di giovedì 18 marzo sarà smontata e rimossa, per essere sottoposta a manutenzione e ripulita, una delle vetrine che costituiscono il Sacrario partigiano della Ghirlandina. Si tratta della bacheca centrale, quella che oltre a foto dei caduti partigiani modenesi riporta la motivazione della Medaglia d’oro alla città di Modena.
Il manufatto, attualmente infiltrato dall’umidità che ha portato alla formazione di muschi, viene portato nell'officina della ditta incaricata e sarà ricollocato presso la Ghirlandina al termine dei lavori, la cui durata è prevista in una decina di giorni, comunque certamente in tempo per le celebrazioni del 22 aprile, anniversario di Modena liberata, e del 25 aprile.
L’intervento rientra in un percorso di ripristino e manutenzione dei cippi modenesi dedicati ai caduti della Lotta di Liberazione, concordato dal Comune con l’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) per continuare a onorare con decoro la memoria di tanti artefici della Resistenza.
La nascita del Sacrario si deve, nei primissimi giorni del dopoguerra, all’apposizione spontanea da parte di famigliari e amici, di foto dei caduti partigiani e ritratti di dispersi o uccisi dai nazifascisti, alla base del lato della Ghirlandina che si affaccia su piazza Torre e guarda via Emilia. Dopo essere state rimosse nel 1946, le immagini furono poi riportate alla Torre civica, secondo la versione storica più accreditata, nel 1949 quando si riallestì il Sacrario, allora composto di una unica bacheca a ricordo di oltre mille caduti. Con un intervento del 1972 le bacheche, nel frattempo divenute tre dal 1951, vennero riammodernate, con le fotografie sostituite da ritratti fotografici su piastrelle in ceramica. Nella bacheca centrale è riportata la motivazione del conferimento della Medaglia d'oro al valor militare alla città di Modena.
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