Nel 1946, per la prima volta le donne italiane entrano come elette nelle aule parlamentari e nei consigli comunali e il loro ingresso segna una vera rivoluzione. Parte da qui la riflessione che sarà proposta nell’incontro “La donna politica. La rivoluzione dei corpi femminili sulla scena pubblica”, in programma venerdì 12 marzo, alle 18, in videoconferenza. L’appuntamento, che fa parte del programma collegato alla Giornata internazionale della donna “8 marzo tutto l’anno”, è promosso da Centro documentazione donna, Istituto storico di Modena e Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena, nell’ambito del progetto “Rivoluzioni. Persone, luoghi ed eventi del Novecento tra crisi e trasformazioni realizzato in collaborazione con Fondazione di Modena.
La videoconferenza si potrà seguire sul sito e sul canale You Tube del progetto Rivoluzioni e sulle pagine facebook dell’Istituto storico e del Centro documentazione donna.
Ad approfondire la rivoluzione portata dall’ingresso delle donne nella politica attiva, sia in termini di rappresentanza, poiché nessuna donna aveva mai potuto rappresentare la sua comunità, sia in termini di rappresentazione di genere saranno Patrizia Gabrielli e Giulia Cioci dell’Università di Siena-Arezzo; Laura Branciforte, Universidad Carlos III di Madrid; Monica Fioravanzo, Università di Padova. Coordina il dibattito Caterina Liotti del Centro documentazione donna.
L'iniziativa si inserisce nel dibattito storiografico sul gap di genere nella rappresentanza politica a partire dalle ricerche raccolte nel volume “Elette ed eletti. rappresentanza e rappresentazioni di genere nell’Italia repubblicana”, a cura di Patrizia Gabrielli (Rubettino 2020).
Il programma “8 marzo tutto l’anno” è promosso dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione, in collaborazione con enti e associazioni del territorio.
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