È aperto il bando per l’assegnazione in concessione dell’immobile dell’ex Colombofili al parco Novi Sad. I soggetti del terzo settore interessati alla gestione e riqualificazione dell’area possono presentare i propri progetti, che dovranno prevedere anche la realizzazione di attività in ambito culturale, sportivo e ricreativo, fino a martedì 18 maggio 2021. Il testo del bando, i moduli e le istruzioni per la presentazione della domanda sono scaricabili dal sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/novita/avvisi).
Obiettivo della concessione in gestione è favorire la riqualificazione del comparto urbano in cui è inserito l’edificio, attraverso funzioni e attività capaci di richiamare il pubblico, sollecitare la partecipazione e l’aggregazione e garantire il presidio dell’area nell’arco della giornata, in linea con le altre iniziative di riqualificazione del parco Novi Sad come, in particolare, il progetto “Parco Novi Sad, azioni integrate per la sicurezza urbana”, partito la scorsa estate che, all’animazione sociale e culturale, ha affiancato la realizzazione di un’area fitness e il servizio di educativa di strada. Potenziata anche la videosorveglianza con quattro nuove telecamere e intensificati i controlli di Polizia locale e Forze dell’ordine. È in fase di conclusione, inoltre, l’intervento di potenziamento dell’illuminazione, curato dal gestore Hera Luce, nell’ambito del quale sono stati installati tre nuovi apparecchi a led tra l’ingresso del parcheggio interrato, via Fontanelli e l’università, mentre si sta completando in questi giorni l’installazione di altri due proiettori nell’angolo tra le tribune e viale Monte Kosica.
Il bando per la gestione dell’area ex Colombofili (che misura circa 1.600 metri quadrati) è aperto a soggetti non profit del terzo settore che operano nel campo culturale, ricreativo e sportivo. Il concessionario, in proprio o in collaborazione con altri soggetti, dovrà organizzare uno o più programmi di attività in ambito culturale, ricreativo o sportivo, con esclusione, però, dell’attività di discoteca. Sarà possibile attuare un servizio bar (utilizzando fino al massimo del 20 per cento della superficie netta) ma non la ristorazione.
A carico del concessionario sarà anche l’intervento di manutenzione straordinaria di cui necessita l’edificio dell’ex Colombofili. In particolare, sarà necessario intervenire per adeguare l’impiantistica elettrica e idrica e il riscaldamento, rimuovere alcune coperture in amianto e sostituirle con coperture idonee, ed effettuare tutti i lavori, anche edili, necessari per la rifunzionalizzazione dell’immobile.
I partecipanti dovranno effettuare un sopralluogo obbligatorio, che dovrà essere richiesto entro il 4 maggio. La richiesta dovrà essere inviata all’Ufficio politiche patrimoniali (politichepatrimoniali@cert.comune.modena.it) utilizzando un indirizzo di posta elettronica certificata dell’interessato utilizzando esclusivamente un indirizzo di posta elettronica certificata dell'interessato. Il mancato sopralluogo sarà causa di esclusione dalla gara.
La durata del contratto di concessione sarà di nove anni, rinnovabili per altri nove.
Le proposte presentate saranno valutate secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (con un massimo di 80 punti per l’offerta tecnica e di 20 per quella economica, al rialzo sul canone annuale a base di gara). Nell’ambito dell’offerta tecnica, il peso maggiore (fino a 50 punti) lo avrà il programma delle iniziative e delle attività, che dovranno essere coerenti con le caratteristiche del luogo e del pubblico atteso, con attenzione alla varietà e alla differenziazione delle iniziative. Nell’offerta tecnica saranno valutate anche le opere di adeguamento previste, il layout degli arredi e delle attrezzature previste.
L’importo del canone annuale a carico del concessionario, fissato in 26 mila euro per gli spazi assegnati con finalità culturale e aggregativa, è ridotto dell’80 per cento in considerazione delle esigenze di valorizzazione dello spazio, risultando, quindi di 5.200 euro e di 6.500 euro per il bar. Il canone annuale a base d’asta sarà, perciò, di 11 mila 700 euro. Come modalità di finanziamento delle opere straordinarie per l’adeguamento dell’immobile, è previsto lo scomputo del canone di concessione dovuto fino a un massimo di 80 mila euro.
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