Entro il mese di maggio prenderanno il via i lavori per il recupero del comparto di Edilizia residenziale pubblica di via Nonantolana. Ai civici 221-255, al posto dei tre vetusti fabbricati Erp, di cui due già demoliti, sorgerà un comparto con 74 alloggi Erp ed Ers, in due moderne palazzine, e al centro sarà allestito uno spazio destinato a verde di pertinenza, dotato di percorsi ciclopedonali che consentiranno di ricucire le aree tra via Nonantolana, il parco XXII Aprile e la scuola Collodi.
Acer, l’Agenzia casa Emilia-Romagna che gestisce gli alloggi Erp per conto del Comune, ha infatti aggiudicato i lavori per il primo stralcio relativo alla realizzazione di una palazzina da 26 alloggi Erp, per un valore di 4,6 milioni di euro e, nell’area, sono attualmente già in corso le operazioni per la bonifica bellica e dei terreni.
L’intervento fa parte di un progetto da oltre 36 milioni di euro che consentirà di mettere a disposizione complessivamente 119 alloggi, con particolare attenzione per i giovani, rigenerando l’area tra il ‘comparto Nonantolana’, il comparto ‘ex Consorzio Agrario’, il comparto ‘ex Mercato Bestiame’ con via Finzi e la tangenziale, con interventi che si affiancano in modo coordinato a quelli già attivati nell’ambito del Progetto Periferie. In questa fascia urbana verrà realizzato inoltre un nuovo percorso ciclopedonale e saranno riqualificati gli spazi pubblici del parco XXII Aprile e dell’ex Mercato bestiame, con il potenziamento dell’illuminazione e della videosorveglianza. Il progetto, denominato “Modena. Abitare dopo la pandemia: la città nel quartiere”, viene candidato nei prossimi giorni al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua) del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti puntando ad ottenere un finanziamento vicino all’importo massimo ottenibile pari a circa 15 milioni di euro.
L’intervento di realizzazione delle due palazzine Erp-Ers, ha un valore complessivo di quasi 13 milioni di euro. Ad aggiudicarsi il primo stralcio di lavori, è stata l’impresa Scientia srl di Forlì che darà avvio al cantiere una volta completate le verifiche di legge. Si prevede una durata stimata del cantiere di circa due anni e mezzo. Il primo stralcio, del valore di oltre 4 milioni 600 mila euro, interamente finanziato con risorse comunali che provengono dal reinvestimento obbligatorio delle entrate derivanti dalla gestione degli alloggi Erp comunali, prevede la realizzazione della prima palazzina con 26 alloggi Erp, oltre alle dotazioni urbanistiche interne al comparto, nell’area già liberata dopo la demolizione dei primi due fabbricati esistenti.
Nel secondo stralcio, del valore di 8 milioni 200 mila euro, oltre all’acquisizione dei tre alloggi privati da espropriare, è prevista la realizzazione della seconda palazzina, che ospiterà 48 alloggi Ers, di servizi integrativi all’abitare (spazi comuni di aggregazione sociale aperti ai residenti del comparto e del Quartiere) e di ulteriori dotazioni urbanistiche anche fuori dal comparto. È inoltre prevista l’attivazione e la condivisione di un modello di gestione per i nuovi residenti. L’intervento sarà finanziato per 1 milione di euro dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della riassegnazione delle risorse collegate al Bando regionale “Programma integrato di edilizia residenziale sociale” (Piers), per 3 milioni 600 mila euro sarà chiesto il finanziamento del Pinqua e per ulteriori 3 milioni 600 mila euro attraverso risorse di un soggetto privato che sarà individuato tramite avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse per la progettazione, demolizione e ricostruzione e gestione degli interventi edilizi, anche con l’attivazione di un gestore sociale.
Nel comparto, le unità abitative saranno destinate per il 35 per cento all’Edilizia residenziale pubblica (Erp) e per il 65 per cento all’Edilizia residenziale sociale (Ers), con l’obiettivo di dare risposta non solo alle famiglie più deboli, ma anche ai cittadini compresi nella cosiddetta ‘fascia grigia’, che pur non rientrando nei limiti di reddito previsti per l’accesso all’Erp, non possono rivolgersi al libero mercato. Gli alloggi saranno destinati principalmente a giovani in cerca di autonomia abitativa e a famiglie numerose. Gli alloggi di edilizia residenziale sociale saranno assegnati in locazione per 20 anni a canone agevolato o in locazione permanente in proprietà indivisa.
A dare il via libera al piano di recupero d’iniziativa pubblica dell’area, in variante al Piano operativo comunale con apposizione del vincolo di esproprio, nel mese di dicembre, era stato il Consiglio comunale di Modena, che aveva approvato all’unanimità il Piano urbanistico attuativo (Pua).
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