10/12/2021

VERDE / 2 - NEL COMPARTO EX AMCM 120 NUOVI ALBERI

“Anche a compensazione dei 15 bagolari abbattuti in via Peretti. Il saldo ambientale dell’area sarà positivo”. L’assessore Bosi ha risposto all’interrogazione di Manenti (M5s)

Sono 120 i nuovi alberi, 60 a terra e 60 in vasca, che saranno piantumati nell’area dell’ex Amcm, nell’ambito del progetto di rigenerazione del comparto, anche a compensazione dei 15 bagolari rimossi in via Peretti per consentire lo spostamento del canale tombato.

Lo ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi rispondendo, nel corso del Consiglio comunale “question time” di lunedì 6 dicembre, all’interrogazione di Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) che chiedeva conto, appunto, dell’abbattimento degli alberi di via Peretti.  

Come ha specificato l’assessore, nell’area, saranno messi a dimora anche diversi arbusti e realizzata una parete verde rampicante di quasi 300 metri quadrati. Inoltre, sarà più che raddoppiata l’area di superficie permeabile che passerà dagli attuali 514 a 1.330 metri quadrati, grazie alla posa di materiali drenanti in sostituzione dell’asfalto: “Una volta completato, il progetto di rigenerazione dell’ex Amcm porterà, quindi, a un bilancio positivo dal punto di vista ambientale rispetto alla situazione attuale”. L’assessore, in risposta alla domanda specifica posta nell’interrogazione, ha ricordato anche che i cittadini erano stati informati, “il progetto di riqualificazione del comparto ex Amcm, atteso da anni, è stato oggetto, infatti, di incontri e assemblee pubbliche con i residenti del Quartiere 3, oltre che di diverse comunicazioni da parte dell’Amministrazione”.

Nell’interrogazione si chiedeva conto anche delle motivazioni degli abbattimenti, della rimozione di una quercia in via Bellaria e di quanti alberi siano stati piantati dall’autunno 2020.

“A Modena – ha sottolineato l’assessore – non si abbattono mai alberi se c’è una sola alternativa possibile, e in via Peretti non c’era. Il servizio di manutenzione del verde, che ha sempre il quadro della situazione degli alberi in città, decide eventuali rimozioni e sostituzioni sulla base dei risultati dei programmi di monitoraggio che individuano le piante che, malate o arrivate alla fine del ciclo vitale, diventano pericolose per la sicurezza delle persone. E gli abbattimenti vengono sempre compensati da nuove piantumazioni, anche se può succedere che passi del tempo tra la rimozione e la nuova messa a dimora, che deve avvenire con una stagionalità ben precisa”.

Dall’autunno 2020 a oggi, ha proseguito Bosi, “sono stati messi a dimora 118 esemplari, in sostituzione di alberi rimossi, con una spesa media di circa 300 euro per ogni essenza e una complessiva di circa 35 mila euro, comprensiva anche di tutoraggio e irrigazioni per il primo anno di vita”.

Infine Bosi ha spiegato che la quercia abbattuta in via Bellaria si trovava su proprietà privata.

Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Antonio Carpentieri (Pd) ha ribadito che “ogni abbattimento di albero è motivato dalla necessità: nella quasi totalità dei casi, per garantire la sicurezza dei cittadini; eccezionalmente nell’ambito di progetti di riqualificazione importanti come all’ex Amcm. Bene, comunque, che il Consiglio vigili sul fatto che le rimozioni siano compensate”. Sulla stessa linea anche Mara Bergonzoni che ha ricordato che nelle assemblee del Quartiere 3 sul progetto dell’ex Amcm si era parlato anche degli alberi.

Andrea Giordani (M5s) ha riportato altre situazioni di alberi “piantati e già seccati”, come nella rotonda di via Finzi, e di abbattimenti “importanti come a Ponte Sant’Ambrogio”, chiedendo se si sia trattato di intervento pubblico o privato.

La compensazione “è relativa” per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) che ha affermato che “sostituire un albero con una folta chioma con un alberello non è equivalente dal punto di vista della mitigazione ambientale”. Riferendosi ai privati, ha aggiunto che anche chi rimuove un albero su un’area privata “dovrebbe essere obbligato a compensare, in questo modo le richieste di autorizzazione all’abbattimento calerebbero in modo consistente”.

Anche Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha ribadito che il Comune “non taglia piante senza fare opere di compensazione, anche alla luce della sensibilità che si è fortunatamente sviluppata negli ultimi anni”. Sul fronte del verde privato, ha aggiunto, “finalmente il Comune si doterà di un regolamento che garantirà maggiori tutele di fronte alle azioni, talvolta spregiudicate, dei privati”.

Dichiarandosi “non soddisfatta”, la consigliera Manenti ha commentato che “le scelte politiche e urbanistiche che hanno portato alla rimozione dei bagolari di via Peretti avrebbero potuto essere differenti, con l’obiettivo, appunto, di evitare lo spostamento del canale tombato e gli abbattimenti. La riqualificazione dell’ex Am è positiva – ha aggiunto – ma il progetto sull’intera area si inserisce nel contesto delle scelte dell’amministrazione di riempire per forza gli spazi”.

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