14/12/2021

BUS, 52 MEZZI AGGIUNTIVI PER GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI

L’assessora Filippi ha risposto alle interrogazioni di Rossini (FdI-Pdf) e De Maio (Modena sociale) sui mezzi pubblici: “Si sommano alla flotta Seta di 400 mezzi”

Sono 52 i mezzi aggiuntivi che da settembre sono in circolazione nel bacino provinciale di Modena accanto alla flotta di Seta di 400 mezzi per rispondere alle necessità di quasi 11 mila studenti che utilizzano il trasporto pubblico urbano o extraurbano per recarsi nelle scuole superiori del Comune.

Lo ha comunicato l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi, riportando la risposta pervenuta da Seta e Amo, nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 6 dicembre rispondendo alle interrogazioni, trasformate in interpellanze, di Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Il Popolo della famiglia) e di Beatrice De Maio (Modena sociale) sui mezzi pubblici.

Nella sua interrogazione, Rossini, ha chiesto in particolare quanti studenti delle scuole superiori modenesi utilizzano il trasporto pubblico per recarsi a scuola, quanti mezzi Seta ha a disposizione per far fronte alla domanda nelle fasce orarie di entrata e uscita da scuola e quanti di questi sono di proprietà di privati. Ha infine domandato se si ritiene possibile incrementare e incentivare l’utilizzo di mezzi di aziende private per decongestionare i mezzi pubblici e assicurare il mantenimento della didattica in presenza al 100 per cento o, in caso contrario, perché non si ritenga possibile. De Maio ha chiesto se è vero, come riportato da alcune testimonianze, che la capienza massima dell’80 per cento dei mezzi nel rispetto del distanziamento a contrasto del Covid 19, non venga rispettata nelle ore di punta e che non vengano adottate procedure chiare di controllo sul numero di utenti che salgono su autobus e corriere. La consigliera ha quindi domandato quali interventi l’Amministrazione comunale intenda adottare, anche in concerto con l’amministrazione provinciale, per garantire il rispetto delle norme previste al fine di proteggere la salute degli studenti e degli utenti che si servono dei mezzi pubblici.

L’assessora ha confermato che tutti i mezzi possono circolare con capienza massima dell’80 per cento dei posti e ha spiegato che “i controlli ci sono stati; non sulle singole corse, che sarebbe impossibile, ma a terra, nei punti più critici come i plessi scolastici”.

Dei 400 mezzi della flotta ordinaria di Seta, 300 sono destinati alla rete extraurbana e 100 alle reti urbane di Modena (80 mezzi), Carpi e Sassuolo.Di questi – ha proseguito Filippi – nelle fasce orarie di entrata/uscita da scuola i mezzi in servizio sono circa 300, mentre i restanti mezzi sono a disposizione come scorta, stanno rientrando nei depositi a conclusione di turni precedenti o sono già impegnati per turni successivi. I 52 mezzi aggiuntivi – ha aggiunto – sono prevalentemente di operatori privati espressamente abilitati al servizio di linea, il cui impiego a supporto della flotta Seta è reso possibile da specifiche risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna. All’avvio dell’anno scolastico passato i mezzi aggiuntivi reperiti tra operatori privati erano stati 40; quest’anno, quindi, è stato possibile incrementare la flotta supplementare con ulteriori 12 unità. Complessivamente – ha precisato – i mezzi di operatori privati impiegati attualmente da Seta in servizio di linea costituiscono la totalità rispetto a quanto disponibile e reperibile sul mercato: tali operatori, infatti, stanno gradualmente riprendendo la loro normale attività, alla quale vengono riservati gli altri mezzi di cui dispongono”.

Filippi ha quindi comunicato che “Seta sta comunque proseguendo nell’attività di reperimento di mezzi aggiuntivi: grazie alle risorse regionali è ipotizzabile ed economicamente sostenibile un incremento nell’ordine di ulteriori 7-8 mezzi. Ciò potrà essere realizzato qualora le esigenze di servizio lo rendessero necessario, sulla base di un monitoraggio puntuale dei flussi di carico rilevati sulle diverse tratte servite, compatibilmente con le effettive disponibilità da parte degli operatori interpellati e tenendo conto delle necessarie tempistiche di attivazione”.

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