09/11/2021

CITTÀ CREATIVA UNESCO / 2 - FRUTTO DI UN PROGETTO CORALE

Il percorso per arrivare alla nomina, iniziato nella primavera 2020, ha coinvolto tutti gli istituti culturali cittadini e i soggetti che partecipano al Tavolo per la crescita

Il percorso per arrivare al riconoscimento come Città creativa Unesco per le Media arts è durato oltre un anno e, insieme al Comune di Modena, ha coinvolto tutti gli istituti e gli attori culturali cittadini insieme ai soggetti partecipanti al Tavolo per la crescita.

Il fulcro della candidatura, ideata e costruita dagli uffici del settore Cultura e Direzione generale-Relazioni internazionali del Comune, è stata la contaminazione tra generi e linguaggi culturali differenti, con progetti che riguardano il rapporto tra le innovazioni e le trasformazioni digitali con la musica, la danza, le arti figurative e visive, il teatro, ma anche le trasformazioni urbanistiche della città, con la creazione di nuovi contenitori culturali, e l’attenzione alla cultura digitale.

Il comitato promotore, dunque, ha coinvolto insieme al Comune, Fondazione di Modena, Fondazione Brodolini – Laboratorio Aperto, Fmav, Gallerie Estensi, Unimore, Fem, Ert, Fondazione Teatro Comunale, Art-ER, Fondazione Collegio S. Carlo.

Il progetto è stato presentato alla prima selezione, in Italia, al Ministero degli esteri e alla commissione nazionale Unesco, il 31 maggio 2021. Le candidature italiane presentate erano nove, ma solo due potevano essere selezionate per la “finale” di Parigi. Il 24 giugno la commissione nazionale Unesco ha scelto Modena, per le Media arts, e Como per l’Artigianato e l’arte popolare, inviando quindi le candidature a Parigi, dove il coordinamento generale Unesco, l’8 novembre, ha conferito il riconoscimento.

Entrare a far parte della rete delle Città creative Unesco offre opportunità di una maggiore cooperazione e scambio con le altre città aderenti e la possibilità di sperimentare nuove iniziative culturali che si avvalgono, appunto, della collaborazione con le altre città. “Ma essere una città che ora può contare su due riconoscimenti Unesco – sottolinea l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi – vuol dire soprattutto rinforzare la capacità di Modena di attrarre risorse e competenze e consolidare il posizionamento europeo e internazionale della città, su una mappa che vede cultura e creatività tra i suoi principali assi di sviluppo”.

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