Adeguare la cassa di espansione del Secchia con l’obiettivo di arrivare a garantire, insieme agli interventi sugli argini a valle, la messa in sicurezza del territorio per piene con tempo di ritorno a cinquant’anni. È l’obiettivo dei primi stralci funzionali del progetto presentato dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) alla Regione Emilia Romagna ai quali il Consiglio comunale di Modena ha dato l’ok approvando, nella seduta di giovedì 4 novembre, la delibera presentata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, che dà il via libera ai lavori previsti sul territorio comunale in variante al Piano operativo comunale (Poc).
La delibera è stata approvata con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Europa verde-Verdi) e di Lega Modena. Astenuti, invece, Movimento 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, Modena sociale.
Come ha spiegato l’assessora Vandelli presentando il provvedimento, la cassa di espansione del fiume Secchia è stata costruita alla fine degli anni ’70 del secolo scorso e risulta oggi non completamente adeguata alle normative emanate nel tempo e a laminare le piene più importanti che il sistema arginale a valle non riesce a contenere. La cassa di espansione è già stata oggetto di un primo lotto di interventi di manutenzione straordinaria, “la variante che approviamo oggi inserendo nel Poc le opere previste – ha detto l’assessora – consente di avviare interventi che, una volta realizzati, metteranno in sicurezza il territorio per piene con tempo di ritorno a 50 anni”. Questi interventi costituiscono i primi tre lotti funzionali del progetto complessivo di Aipo che prevede di raggiungere, con gli stralci successivi, la sicurezza idraulica per eventi di piena con tempo di ritorno a 200 anni.
In particolare, gli interventi previsti nel territorio modenese riguardano l’adeguamento dei manufatti di sbarramento e regolazione anche manuale dell’invaso; opere di svaso e ricalibratura della cassa in linea, finalizzate anche al recupero del materiale necessario per adeguare i tratti arginali; l’adeguamento e l’innalzamento delle arginature della cassa di espansione oltre alla risagomatura e alla rimozione dei sedimenti della vasca in linea. L’opera principale di questi primi lotti funzionali è l’ampliamento della cassa di espansione che ricade nel territorio di Rubiera ma che mette in sicurezza anche quello modenese. Il progetto, ha sottolineato ancora l’assessora, presta attenzione anche al tema ecologico e paesaggistico: “Le alberature rimosse per l’ampliamento dell’area di laminazione, infatti, saranno ripiantumate per equivalente”.
Il Comune di Modena, ha ricordato infine l’assessora, fa parte della conferenza dei servizi che sarà convocata per il rilascio del provvedimento di Via necessario alla realizzazione del progetto di Aipo.
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