22/01/2021

SOVRAINDEBITAMENTO, “INFORMARE SUGLI ORGANISMI DI AIUTO”

Ok del Consiglio alla mozione del Pd che chiede di valorizzare gli Organismi di composizione della crisi esistenti a Modena. Respinto l’odg di Rossini (FdI-Pdf)

Informare i cittadini sui diversi organismi che a Modena forniscono alle persone in difficoltà economica, a causa del sovraindebitamento incolpevole, gli strumenti per aiutarli a risolvere la situazione. È l’invito contenuto nell’ordine del giorno del Pd, presentato da Vincenza Carriero, approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 21 gennaio. Il documento, che chiede di diffondere l’informazione anche attraverso una pagina web che dia indicazioni per l’accesso, è stato approvato con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Verdi e M5s (astensione per Modena civica e voto contrario di Lega Modena, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia e Forza Italia).

È stata respinta, invece, la mozione sullo stesso tema proposta da Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia), e sottoscritta anche da Lega Modena e Forza Italia, che chiedeva al Comune di aprire uno sportello sul sovraindebitamento per le attività di prima accoglienza e fornire informazioni su strumenti alternativi, e di stipulare un protocollo d’intesa con gli ordini professionali e la Camera di commercio per lo sviluppo di azioni informative e di accoglienza. La mozione ha ottenuto il voto contrario di Pd, Sinistra per Modena e Verdi. A favore, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, Lega, FI, M5s e Modena civica.

Nel presentare il documento, Carriero ha ricordato che chi si trova in una situazione di indebitamento incolpevole può ricorrere a un apposito Organismo di composizione della crisi, proposto anche dal Decreto ristori, che ha lo scopo di ricomporre le situazioni debitorie che non rientrano in fattispecie come il fallimento, consentendo ai debitori di concludere un accordo con i creditori. A Modena, si spiega nell’ordine del giorno, esistono già almeno tre organi di composizione della crisi, costituiti presso la Camera di commercio e gli Ordini degli avvocati e dei commercialisti, e almeno quattro sportelli informativi, uno anche presso Federconsumatori, che accolgono gratuitamente i cittadini e valutano l’esistenza dei presupposti per essere ammessi alla procedura per la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti. Nonostante l’importanza del servizio, ha sottolineato Carriero, questa opportunità è poco conosciuta e da qui la richiesta di promuovere iniziative per diffondere le informazioni sulle attività dell’organismo e sull’accesso agli sportelli.  

Aprendo il dibattito, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha affermato che aprendo un proprio sportello, il Comune “potrebbe intercettare le persone che di solito non si rivolgono ai servizi sociali in quanto sorprese dalla crisi anche a causa dell’emergenza sanitaria”. Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) “l’Italia è divisa tra chi è garantito, come i dipendenti pubblici, e i lavoratori autonomi, come i ristoratori, colpiti in modo molto pesante”. La presenza sul territorio di diversi sportelli è “dispersiva” e il Comune, “con un organismo ad hoc e pubblicizzato” potrebbe sostenere cittadini “che non erano abituati a trovarsi in difficoltà e che adesso necessitano di soluzioni”. D’accordo su uno sportello comunale anche Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia). L’ente, ha detto, “rappresenta un punto di riferimento per i cittadini, a differenza degli ordini professionali che peraltro non sono sempre di facile accessibilità mentre il Comune ha già al proprio interno numerosi uffici, formati da operatori qualificati, che aiutano le persone sotto molti profili”.

“Il problema del sovraindebitamento era già diffuso prima del Covid”, ha ricordato Katia Parisi (Modena civica), affermando che l’apertura di uno sportello apposito in Comune “è auspicabile” per di divulgare maggiormente l’esistenza di un servizio, reso da personale qualificato, “che sia in grado di offrire soluzioni a favore dei molti cittadini alle prese con queste serie difficoltà”.

Antonio Carpentieri (Pd) ha replicato che, dato che a Modena esistono già diversi sportelli, “è meglio reclamizzare un servizio già esistente e poco conosciuto, visto che le istanze trattate da questi uffici sono state poche centinaia in diversi anni di attività”. Il consigliere ha quindi sollecitato per il Comune “un ruolo di promozione, eventualmente pure attraverso la stipula di un protocollo”. Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha ricordato che la crisi scaturita dall’emergenza Coronavirus ha colpito “in maniera generalizzata” e per questo motivo ha giudicato inopportuna “la scelta di contrapporre diverse categorie sociali: oltre ai liberi professionisti, la crisi ha colpito famiglie e lavoratori dipendenti. Tutti necessitano sostegno, a prescindere dalla posizione lavorativa”. “Le due mozioni – ha ribadito Paola Aime (Verdi) – hanno permesso di richiamare l’attenzione su un tema importante e di cui si parla poco”. Riconoscendo il ruolo degli sportelli attivi sul territorio, la consigliera ha proposto di “metterli a sistema, senza necessariamente impegnare il Comune con un proprio ufficio, viste anche le limitate risorse in termini di personale”.

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