Consolidamento delle azioni per la sicurezza stradale con la conferma dell’uso di Safer Traffic come di altre strumentazioni tecnologiche e delle campagne mirate; potenziamento dell’organico di Polizia locale (dopo i 25 agenti assunti nel 2020, altri tre arrivano entro gennaio ed è avviato l’iter per individuare il nuovo comandante) ed estensione del sistema di videosorveglianza con l’ammodernamento delle telecamere e progetti di sviluppo: nella zona Nord Ovest con l’avvio di un progetto da 500mila euro, ma anche in zona Sud, a Modena Est, in zona stazione autocorriere e in zona Torrazzi dove sono previsti sei varchi e 10 telecamere di contesto. Entro l’anno arriverà così a quota 350 il numero complessivo delle telecamere collegate al sistema cittadino, oltre alle 30 di lettura targhe accanto allo sviluppo della collaborazione interforze, al potenziamento del contrasto allo spaccio, all’utilizzo dell’Ufficio Mobile per presidiare le aree periferiche e agli interventi integrati di prevenzione della devianza giovanile. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi fissati per il 2021 dall’amministrazione comunale modenese.
Ad anticiparli nel giorno di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale, che ricorre il 20 gennaio, sono il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e la comandante della Polizia Locale nonché direttrice generale del Comune Valeria Meloncelli.
Dopo il saluto al Corpo in piazza Grande, alla presenza del Gonfalone e di una rappresentanza di mezzi e agenti, sindaco e comandante hanno deposto una corona di fiori al Sacrario della Ghirlandina, prima della Santa Messa celebrata in Duomo dal vescovo don Erio Castellucci. La cerimonia si è svolta quest’anno in forma molto contenuta, nel rispetto delle misure anti Covid in vigore.
D’altra parte, tutta l’azione della Polizia locale, da febbraio 2020, è fortemente connotata dall’emergenza sanitaria: dai servizi coordinati di controllo delle misure di contenimento del contagio (300 nel 2020 per complessive 8.100 ore di servizio) in luoghi pubblici, mercati ed attività economiche; alla riorganizzazione delle modalità operative per garantire condizioni di sicurezza agli operatori e agli utenti dei servizi, dando ulteriore impulso all’utilizzo di servizi telematici, fino al sistema messo a punto per informare i cittadini in modo corretto e aggiornato sui vari Dpcm attraverso il Contact Center e grazie anche all’attività di un gruppo di agenti, denominato #celafaremo, al lavoro per dare risposte tempestive alle centinaia di telefonate e mail giunte al Comando, fornendo anche assistenza, con interventi integrati, nei casi di maggiore disagio sociale.
In questo contesto la Centrale operativa di via Galilei è diventata snodo primario delle richieste e anche un punto di collegamento con le forze dell’ordine per la gestione coordinata degli interventi. Sono inoltre aumentate le richieste di intervento alla Centrale operativa (31.425 contro le 26.869 del 2019) e, curiosità, gli interventi effettuati per rumori molesti (1.018 contro 866 del 2019) probabilmente legati al lockdown.
Così come non è arretrata l’attività di Polizia giudiziaria e quella di controllo e contrasto alla criminalità che dalla fine dello scorso anno può contare anche su un’Unità cinofila in capo al Nucleo problematiche del territorio, costituita dal cane Pit e da due agenti conduttori. Con la riapertura delle scuole superiori l’Unità cinofila intensificherà i controlli anche nell’ambito del progetto “Scuole Sicure” per la prevenzione e il contrasto all’uso di sostanze stupefacenti.
Sul versante giovani si continua anche a rafforzare l’azione integrata con altri settori e su più fronti: dalla prevenzione all’educazione alla legalità. E per far fronte al recente fenomeno di consistenti gruppi di giovani che si incontrano in certe zone del centro e assumono comportamenti che talvolta sfociano in atti di vandalismo o aggressività, la Polizia locale ha disposto anche nuovi servizi in abiti civili, insieme agli educatori dell’Unità di strada.
“Non stiamo parlando di criminali – sottolinea il sindaco Muzzarelli - ma di giovani, spesso adolescenti, che mettono in atto comportamenti frutto talvolta di un malessere legato anche alla mancanza di luoghi di aggregazione e socializzazione, oltre che della scuola, conseguenze della pandemia. Dobbiamo dare garanzie a residenti ed esercenti del centro, senza rinunciare al ruolo di comunità educante e, in quanto tale, è nostro dovere non solo reprimere, ma soprattutto capire l’origine del fenomeno e attuare politiche in grado di prevenirlo. Per fare ciò, mettiamo in campo una seria attività d’indagine e controllo, un’azione educativa che si avvale di professionisti e il coinvolgimento diretto delle famiglie, senza dimenticare l’aiuto che può venire dagli esercenti del centro e da altri adulti di riferimento”.
Diventa sempre più importante in quest’ottica la conoscenza e la presenza della Polizia locale sul territorio attraverso le sedi decentrate e gli agenti preposti alle quattro zone che corrispondono ai Quartieri della città, oltre che la partecipazione dei cittadini alle politiche della sicurezza e alla prevenzione dei reati attraverso i Volontari, i Punti città sociale e sicura e il Controllo di Vicinato attivo pure durante la pandemia. Nel 2020 è stato sottoscritto anche il nuovo protocollo tra Prefettura, Comune e Forze dell’ordine sul Controllo di Vicinato e numerose sono state le attività di formazione on line. Il 2021 vedrà il progetto confermarsi su una novantina di gruppi (attualmente sono 88), il coinvolgimento in azioni di prevenzione delle truffe, oltre che la formazione costante dei coordinatori.
“Puntiamo a consolidare il rapporto tra gli agenti di zona e i referenti dei gruppi – afferma la comandante Valeria Meloncelli – mantenendo saldo l’obiettivo di una Polizia locale sempre più di comunità, capace di interagire concretamente e informalmente con i cittadini e di elaborare strategie e soluzioni innovative per far fronte ai problemi”.
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