Primo giorno di “scuola” per nidi e scuole d’infanzia di Modena. Sono infatti i bambini dei nidi comunali, convenzionati e della Fondazione Cresciamo, ugualmente a quelli delle scuole d’infanzia comunali e della Fondazione, i primi a entrare nelle loro strutture dopo la decisione del Comune di anticipare l’inizio dell’attività educativa a martedì 1 settembre, come consentito dalle normative nazionali e regionali.
L’avvio dell’anno educativo e scolastico è un appuntamento importante per bambini e famiglie, oltre che per il personale, e quest’anno assume un valore particolare segnando la ripresa alla normalità per migliaia di famiglie dopo la lunga sospensione scattata a febbraio a causa della pandemia, solo parzialmente interrotta dalle varie esperienze di attività estive, e per la consapevolezza di dover convivere con il virus in un momento in cui i numeri del contagio sono per altro in crescita.
La ripresa dell’attività è stata sottolineata dalla visita del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi ad alcuni servizi comunali per augurare simbolicamente a tutti i bambini, le famiglie, i docenti e il personale un buon avvio di anno educativo. La visita si è svolta al plesso Forghieri di via Frescobaldi che comprende nido e scuola d’infanzia e al nido di via del Gambero, strutture con storie diverse: la prima collocata nella zona residenziale di Modena est, nata come servizio educativo e quindi progettata ad arte a tal fine con ampi spazi e giardini interni dedicati alle stagioni; la seconda a ridosso del centro ma ugualmente dotata di ampi spazi verdi, frutto della trasformazione a servizio educativo di un edificio nato come scuola primaria, la cui conversione è stata fortemente voluta dalle lavoratrici della città.
Complessivamente sono 44 i nidi (13 comunali, 2 in Cresciamo e 29 con posti convenzionati) e 22 le scuole d’infanzia (12 comunali e 10 gestite dalla Fondazione Cresciamo) che hanno già riaperto i cancelli analogamente a quanto fanno in questi giorni le scuole d’infanzia Fism, altro tassello dei Servizi Integrati Modena 0/6.
Educatori e collaboratori hanno accolto i bambini a gruppi, a partire da quelli che già frequentavano lo scorso anno: circa 400 solo nei nidi comunali e della Fondazione, ai quali nei prossimi giorni si aggiungeranno circa altri 350 nuovi ingressi. Mentre oltre un migliaio di bambini sta rientrando nella propria scuola d’infanzia comunale o della Fondazione e altri 500 lo faranno per la prima volta nei prossimi giorni.
Il nuovo modello organizzativo vede i “gruppi bolla” per far sì che i contatti tra bambini e tra bambini e operatori siano quanto più possibile circoscrivibili, dispositivi di sicurezza in uso al personale, le procedure di igienizzazione e pulizia approfondita, i percorsi differenziati di entrata e uscita disegnati a colori vivaci e la preferenza per lo svolgimento delle attività all’aperto, mentre all’ingresso viene registrato nome e riferimento telefonico dell’unico genitore che accompagna o ritira il bambino come di tutte le persone che entrano e escono dalla struttura per garantire la tracciabilità dei contatti. Tutto, dalle modalità di somministrazione del pasto al ripensamento dell’utilizzo degli spazi, è pensato in funzione delle disposizioni anti Covid a cui è stato preventivamente formato il personale entrato in servizio già dal 25 agosto, ma sempre tenendo fermi gli obiettivi pedagogici e il benessere del bambino che sono la ragion d’essere del servizio educativo.
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