Due nuove aziende sono state autorizzate dal Comune di Modena a collocare in città una flotta di 200 monopattini ciascuna, ampliando così il servizio di sharing dei veicoli elettrici avviato nei mesi scorsi con un avviso pubblico al quale hanno partecipato otto società. A oggi gli operatori che hanno ricevuto l’ok dall’Amministrazione sono quattro, per un totale di 500 mezzi di micro-mobilità personale autorizzati che potranno essere messi a disposizione dei cittadini.
I nuovi permessi, formalizzati in questi giorni all’esito delle verifiche effettuate dall’ufficio Mobilità, traffico e urbanizzazioni, riguardano le aziende Helbiz Italia e Wind Mobility, che nei prossimi giorni comunicheranno la data dell’avvio del servizio sulle strade. Alcune settimane fa aveva ricevuto l’ok la società Eos – Flit, che ha annunciato la partenza del servizio alla metà di settembre, pronta a collocare una flotta di 40 monopattini; invece la prima autorizzazione, in giugno, era stata concessa alla Togo Mobility, i cui 60 mezzi sono operativi già da alcuni mesi. Come previsto dall’avviso pubblico, l’autorizzazione per gli operatori ha durata di 12 mesi e il servizio può essere attivato h24.
Per quanto riguarda l’utenza, Wind Mobility ha imposto l’età minima di 18 anni per gli utilizzatori del servizio, mentre gli altri tre operatori hanno aperto anche a chi ha compiuto 14 anni, con l’obbligo, come previsto dal Codice stradale, di indossare il casco. In particolare, Helbiz ha aggiunto tra le sue condizioni che gli utilizzatori in età compresa tra 14 e 18 anni non solo devono essere muniti del dispositivo di protezione personale, ma devono anche possedere una patente di categoria “Am”, oltre a presentare una dichiarazione di capacità sottoscritta da un genitore o chi ne fa le veci. Togo, invece, prevede che l’account dell’utilizzatore in età compresa tra 14 e 18 anni debba essere registrato dal genitore o tutore legale che presta il consenso.
Tutti i monopattini in collocazione in città sono conformi alla normativa, a partire dalla dotazione del motore elettrico di potenza nominale continua non superiore a 0,5 chilowatt, del campanello per segnalazioni acustiche e dei dispositivi di illuminazione anteriori e posteriori. I veicoli non possono presentare posti a sedere e, dunque, sono utilizzabili solo con postura in piedi; non sono ammessi “passeggeri” e nelle aree pedonali si può viaggiare al massimo alla velocità di 6 chilometri orari, mentre in carreggiata, su strade urbane, si può arrivare fino a 25 chilometri orari, agendo su un regolatore di velocità. Più in generale, questi mezzi possono essere utilizzati solo sulle strade urbane dove è previsto il limite dei 50 chilometri orari e sulle strade extraurbane, ma solo all’interno di piste ciclabili; la ciclabile deve essere usata obbligatoriamente quando è presente. Inoltre, è vietato circolare su marciapiedi e sotto i portici.
Durante l’estate la Polizia locale aveva attivato un progetto di sensibilizzazione sui monopattini elettrici condotta dagli stessi operatori, anche in considerazione dell’ampia diffusione che il veicolo sta conoscendo in città, predisponendo tra le varie attività un gazebo informativo in piazza Roma. Il servizio, dedicato soprattutto alle fasce più giovani, era stato seguito da una campagna mirata di controlli nell’ambito della quale era stata fornita informazione anche ai genitori dei ragazzi sanzionati, sottolineando la necessità di attenersi alle norme del Codice stradale soprattutto per salvaguardare la sicurezza dei loro figli e degli altri utenti della strada, facendo il possibile quindi per ridurre i rischi.
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