Rita Cucchiara e Lorenzo Baraldi parlano di reti generative, Franco Zambonelli discute di algoritmi e intelligenza artificiale, Giovanni Ziccardi e Giuliano Albarani ragionano sulla libertà sul web, Benedetta Giovanola e Carlo Altini riflettono sui media digitali, Michele Dell’Utri legge “Confido” di Kurt Vonnegut. E poi ancora le tavole rotonde sullo “storytelling della pandemia” e sulle app di tracciamento sanitario. Sono solo alcuni degli oltre 30 appuntamenti nei quali si articola la due-giorni di collegamenti e confronti in diretta streaming che, nelle giornate del 25 e 26 settembre, chiuderà l’edizione 2020 di Modena Smart Life, il festival della cultura digitale che, per comprendere i cambiamenti portati dalle tecnologie digitali, ne indaga le connessioni sperimentando una formula all digital. Il programma della manifestazione, che inizia lunedì 21, è già online sul sito www.modenasmartlife.it, dove è anche possibile iscriversi ai numerosi appuntamenti compilando un apposito form.
La rassegna nasce come vetrina, sguardo al futuro e momento di incontro per mettere a sistema tutto quanto si muove sul territorio nell’ambito dell’innovazione digitale. Promotori sono Comune di Modena, Fondazione San Carlo, Fondazione di Modena, Unimore, Fondazione Democenter e Camera di Commercio di Modena, col contributo di FPA e la partecipazione del Laboratorio Aperto. Modena Smart Life rientra tra le azioni previste nell’asse della Cultura e della Cittadinanza digitale dal Piano digitale 2020 del Comune, lo strumento di pianificazione e indirizzo strategico dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione dell’Ente approvato nella seduta del Consiglio comunale del 20 luglio.
Mentre è in procinto di definizione il programma della prima parte della rassegna, dal 21 al 24 settembre, quando si alterneranno contributi e riflessioni specifiche legate al mondo della scuola e delle professioni con la presentazione di esperienze concrete del mondo della didattica, della cultura, della pubblica amministrazione e delle imprese, è stato appunto pubblicato in Rete il calendario di venerdì 25 e sabato 26, giornate caratterizzate da dirette online non stop nelle quali la riflessione si allargherà a contributi ed esperienze nazionali; il pubblico potrà interagire coi relatori in una carrellata di lezioni, conferenze e dimostrazioni che analizzeranno tematiche, problemi e opportunità che il mondo in rete ci riserva. Trentadue sono gli appuntamenti, alla presenza “virtuale” di esperti e accademici, provenienti da diversi atenei a partire da Unimore, ma non solo: tra le varie iniziative ci sono anche la video-lettura per bambini “I giganti, Giambattista e i loro amici” con Chiara Colombo e Fiorenzo Ferrari, la tavola rotonda sulla pedagogia “human-machine” con ospiti internazionali e la riflessione sulle piattaforme per cultura e creatività con Vittorio Iervese e Tommaso Fabbri. E poi ancora la live conference sulla digital transformation moderata da Barbara Bulgarelli, la lettura di “A fin di bene” di Primo Levi da parte di Diana Manea, il ragionamento sul futuro dell'economia di Guido Caselli e il convegno di apertura dedicato a “Il futuro delle città: dall’emergenza alla ripresa” che vedrà i sindaci di importanti città italiane confrontarsi sull’impatto della crisi, al fine di consolidare le esperienze e ripensare in modo strategico e in un'ottica di resilienza le politiche urbana.
La parola chiave scelta per questa quinta edizione di Modena Smart Life è “Network - Vivere connessi”, un tema adottato lo scorso anno che si rivela quanto mai attuale dopo che la pandemia da Covid-19 ha stravolto le abitudini di relazione sociale spingendo intere comunità su Internet, attraverso i social, verso piattaforme per conference call e smart working. L’esperienza pandemica ha rappresentato un’accelerazione e un’implementazione forzata di tutti i processi legati all’utilizzo della Rete.
Educazione, cultura, informazione, impresa, lavoro, relazioni: ogni ambito della vita personale e sociale ha subito profonde trasformazioni e mai come oggi abbiamo compreso l'importanza delle tecnologie di rete per tutte le nostre attività. La manifestazione farà quindi il punto su tutti questi aspetti con un programma declinato secondo otto matrici tematiche: 1. Strade virtuali: reti e infrastrutture tecnologiche; 2. La Rete ci conosce (sempre più): dati, sicurezza e privacy in un mondo iperconnesso; 3. A scuola ma non in classe: nuovi modelli per l’educazione e la didattica a distanza; 4. Storytelling della pandemia: la comunicazione sanitaria e di salute ai tempi del Covid-19; 5. La P.A. come nuova piazza virtuale: sfide e opportunità di una P.A. in trasformazione; 6. Il mondo in Rete: essere on-life: sempre connessi e distanti; 7. Economia reale vs economia virtuale: la trasformazione del mondo dell’impresa e del lavoro nel nuovo panorama globale; 8. Cultura a casa tua: nuovi modelli digitali di produzione e fruizione per la cultura e lo spettacolo.
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