Un lavoro teatrale ibrido, fra biografia e catalogo di materiali, più o meno pop, che dà voce al Bardo in persona, William Shakespeare, e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo i secoli che abbiamo passato a indagare la sua vita e le sue opere, ora è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo. È “Shakespearology”, intervista impossibile affidata all’attore Woody Neri nel lavoro del collettivo “Sotterraneo”, che lo porta in scena venerdì 7 agosto alle 21 sul palco del parco Ducale di corso Canalgrande per i “Giardini d’Estate” a cura di Ert, nell’Estate modenese del Comune, con sostegno di Fondazione di Modena e Gruppo Hera.
Ingresso gratuito, posti contingentati, distanziati e numerati, prenotazione obbligatoria via e-mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com), alla biglietteria del Teatro Storchi (da giovedì a sabato 10 - 14, tel. 059 2136021) o, in caso di disponibilità, anche al botteghino ai Giardini (da un’ora prima dello spettacolo).
Concept e regia di “Shakespearology” sono di Sotterraneo, la scrittura è di Daniele Villa, le luci di Marco Santambrogio, i costumi di Laura Dondoli, al sound design Mattia Tuliozi e tecnica Monica Bosso. Lo spettacolo è una creazione del 2019 del collettivo di ricerca teatrale nato a Firenze nel 2005, le cui produzioni, caratterizzate da un approccio avant-pop e anticonvenzionale, hanno ricevuto negli anni numerosi riconoscimenti fra cui Premio Lo Straniero, Premio Hystrio e due Premi Ubu.
Interpretato da Woody Neri, Shakespearology è un one-man-show, una biografia un pezzo teatrale ibrido che dà voce al drammaturgo più grande.
“Dice Salinger: ‘quelli che mi lasciano senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono’. È da un po’ che volevamo usare il teatro come quella telefonata – afferma Sotterraneo – per incontrare Sir William Shakespeare in carne e ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cos’è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem, dentro e fuori dalla scena”.
Tutti gli appuntamenti dei Giardini d’Estate si svolgono in sicurezza e applicando le disposizioni anti Covid–19 (mascherine, distanziamento, disinfettanti) con assistenza del personale di sala e info sul sito (www.modena.emiliaromagnateatro.com).
I Giardini d’Estate tornano sabato 8 agosto con Lella Costa, che raccoglie l’invito di Franca Valeri, gran matriarca del teatro italiano che ha compiuto da poco cent’anni, a interpretare “La vedova Socrate”, testo da lei scritto e recitato. La Costa è Santippe, moglie di Socrate, considerata una delle donne più insopportabili dell’antichità: con narrazione caustica l’attrice cerca di sfatare questa leggenda (ingresso 5 euro).
Domenica 9 (ingresso gratuito) il Salotto Aggazzotti presenta il primo di tre suoi appuntamenti musicali: “Da Verdi a Dalla”, concerto trasversale che abbraccia gli amanti della lirica e del cantautorato italiano, con un repertorio da Tenco, Dalla, Battisti/Mogol, a arie da Madama Butterfly di Puccini, Traviata di Verdi e altre.
Il programma è anche sul sito del Comune (www.comune.modena.it/estate2020).
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