A 20 anni dalla prima rappresentazione a Roma, Ascanio Celestini porta a Modena il suo “Radio Clandestina”, spettacolo che era in programma nella stagione del Teatro Storchi e, sospeso per lockdown, approda open air venerdì 21 agosto alle 21 ai “Giardini d’Estate” a cura di Ert, nell’Estate modenese del Comune, sostenuta da Fondazione di Modena e Gruppo Hera. Biglietto a 5 euro, posti distanziati numerati, prenotazione d’obbligo via mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com), alla biglietteria del Teatro Storchi (da giovedì a sabato 10 - 14, tel. 059 2136021) o, in caso di disponibilità, anche al botteghino ai Giardini (un’ora prima dello spettacolo).
L’eccidio delle Fosse Ardeatine è conosciuto da tutti e in particolare, per i romani, ha segnato il momento più tragico dell’occupazione nazista. Eppure, secondo Celestini, questa vicenda viene riportata in maniera confusa, sempre al contrario. Partendo dai materiali pubblicati nel libro di Alessandro Portelli “L’ordine è già stato eseguito”, l’autore - attore dà voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata. Il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica attaccano una colonna tedesca di polizia in Via Rasella. Il 24 marzo per rappresaglia i nazisti uccidono 335 persone in una cava sulla via Ardeatina. Il 25 marzo sui giornali di Roma compaiono le parole dei nazisti che annunciano tanto l’azione dei partigiani quanto l’eccidio che seguì. Sembra una storia che si consuma in qualche giorno, ma nel libro di Portelli, vincitore del Premio Viareggio, viene inserita nel contesto dei nove mesi di occupazione nazista a Roma, nei cinque anni della guerra e poi nei venti anni di fascismo.
“In questi mesi mi è spesso capitato di parlare del progetto al quale stavo lavorando – afferma Celestini – e dopo un attimo vedere la cassiera del bar o il tecnico del teatro che mi si avvicinava dicendomi ‘io sono il figlio del ragazzino che giocava a pallone a via Rasella il giorno dell’azione partigiana’ o ‘io mi chiamo Carla perché mio nonno si chiamava Carlo ed è morto alle Ardeatine’. All’inizio sembravano casualità, ma poi riflettendoci non è difficile capire che 335 morti alle Ardeatine hanno alle spalle centinaia di famiglie, migliaia di persone. Eppure, la storia di questo eccidio è conosciuta al contrario. Quasi tutti sanno che i nazisti dopo l’attentato partigiano di via Rasella mandarono in giro per Roma centinaia di comunicati, sui manifesti, sui giornali e alla radio. Ma visto che i partigiani non si presentavano, risposero al loro silenzio uccidendo 10 italiani per ogni tedesco morto. È una storia che sanno tutti anche se è una menzogna e questo per ammissione degli stessi tedeschi. Nel processo del novembre ’46 al giudice che chiedeva: ma voi avreste potuto dire ‘se la popolazione romana non consegnerà entro un dato termine il responsabile dell’attentato io fucilerò 10 romani per ogni tedesco ucciso?’ Kesserling rispondeva: ‘ora in tempi più tranquilli dopo tre anni passati devo dire che l’idea sarebbe stata molto buona’. Giudice: ‘ma non lo faceste’. Kesserling: ‘no, non lo feci’”.
Tutti gli appuntamenti dei Giardini d’Estate si svolgono in sicurezza e applicando le disposizioni dei decreti anti Covid – 19 (prenotazione, mascherine, distanziamento, disinfettanti…) con assistenza sul posto e informazioni sul sito di Ert (www.modena.emiliaromagnateatro.com).
I Giardini d’Estate tornano sabato 22 agosto alle 18.30 con i burattini della Compagnia Walter Broggini, e alle 21 con “Il giardino delle storie incrociate: favole per cambiare il pianeta” (entrambi a ingresso gratuito); domenica 23 alle 21 con il Salotto Aggazzotti e “Passione Latina (ingresso gratuito); lunedì 24 alle 21 con “Vola alta Parola”, anteprima del Poesia Festival 2020 (ingresso gratuito).
Il programma è anche sul sito del Comune (www.comune.modena.it/estate2020).
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