Lella Costa raccoglie l’invito di Franca Valeri, grande matriarca del teatro italiano che quest'anno ha da poco compiuto cent’anni, il 31 luglio, a interpretare “La vedova Socrate”, il testo da lei scritto e recitato la prima volta nel 2003. Un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica.
Lo spettacolo approda a Modena sabato 8 agosto alle 21 ai “Giardini d’Estate” di Ert, nell’Estate modenese del Comune, con sostegno di Fondazione di Modena e Hera. Sono già tutti esauriti gli ingressi a 5 euro nei posti distanziati e numerati.
"Non ci sono quasi parole – dice Lella Costa - per raccontare la felicità, l’emozione, la paura di fare lo spettacolo che festeggia i 100 anni di una scrittrice, attrice, regista, umorista fantastica come Franca Valeri. Il mio palco è tutto per lei. È una grande sfida perché oltre al testo bello, dove senti Franca, devi trovare la giusta misura tra il doveroso omaggio a lei e alla sua grandezza di autore prima ancora che di interprete, e al tempo stesso metterci del mio. Per fortuna c'è Stefania alla regia, artista stupenda che sa tutto di Franca”. Nelle sue note di regia, Stefania Bonfadelli spiega che: “La vedova Socrate è un capolavoro di scrittura come tutte le opere di Franca Valeri. Essendo un teatro di parola e per di più di parola perfetta, centellinata in maniera chirurgica, fatta di ritmo, pause, cadenze come una vera partitura musicale, il lavoro di regia deve essere leggero per accompagnare l'interprete in modo non invasivo ma di sostegno come si accompagna un musicista in un assolo”.
Liberamente ispirato a “La morte di Socrate” dello scrittore svizzero Dürrenmatt, nato a seguito dell'intuizione di Giuseppe Patroni Griffi che lo suggerì alla Valeri, il monologo è ambientato nella bottega di antiquariato e oggettistica di Santippe, la moglie del filosofo Socrate, tramandata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell'antichità. “Giuseppe ha letto il testo di Dürrenmatt e mi ha detto se potevo trarne qualcosa. M’incuriosiva l'idea di sfatare la leggenda che Santippe fosse solo una specie di bisbetica - racconta Franca Valeri - io ne faccio una moglie come tante, con una vita quotidiana piena di alti e bassi, una donna intelligente che del marito vede anche tanti difetti. Nel testo di Dürrenmatt c'è poco di Santippe, per questo, per conoscerla meglio, ho preso informazioni su Socrate e letto i Dialoghi di Platone. Mi sono fatta l’idea di una donna forte che ha vissuto accanto a un uomo per noi straordinario ma che per lei era semplicemente un marito e per giunta noioso”.
Uno spettacolo che parla soprattutto alle donne: neanche la vedovanza toglie il diritto a Santippe di esprimere un giudizio onesto sul comportamento dei mariti, degli uomini in generale e persino di quelle donne che ingannano l’altro sesso.
“La vedova Socrate” è una produzione Centro Teatrale Bresciano con Inda Istituto Nazionale Dramma Antico, progetto a cura di Mismaonda.
Tutti gli appuntamenti dei Giardini d’Estate si svolgono in sicurezza e applicando le disposizioni anti Covid–19 (mascherine, distanziamento, disinfettanti) con assistenza del personale di sala e info sul sito (www.modena.emiliaromagnateatro.com).
Ai Giardini d’Estate domenica 9 agosto il Salotto Aggazzotti presenta il primo di tre suoi appuntamenti: “Da Verdi a Dalla”, concerto che abbraccia amanti della lirica e del cantautorato italiano, con repertorio da Tenco, Dalla, Battisti/Mogol, ad arie da Madama Butterfly di Puccini, Traviata di Verdi e altre. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria via e-mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com), alla biglietteria del Teatro Storchi (da giovedì a sabato 10 - 14, tel. 059 2136021) o, in caso di disponibilità, al botteghino ai Giardini (da un’ora prima dello spettacolo).
Il programma è anche sul sito del Comune (www.comune.modena.it/estate2020).
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