L’Unione Campanari Modenesi “Alberto Corni”, alla quale l’Amministrazione ha affidato la cura del patrimonio campanario storico comunale cittadino, è una associazione che affonda le sue antiche radici a fine Ottocento e all’inizio del secolo scorso, fino alla fondazione del sodalizio attuale dedicato a Corni nel 1969, prima con sede al Santuario della Beata Vergine del Murazzo in San Cataldo, poi da maggio 2001 alla parrocchia di Recovato (campanarimodenesi@gmail.com e informazioni alla pagina facebook www.facebook.com/UCM.UnioneCampanariModenesi).
Nel 2019 l’Unione è stata protagonista di “Patrimonio Mondiale in festa”, festa annuale dedicata a Piazza Grande di Modena, con Duomo e Ghirlandina patrimonio dell’umanità Unesco, nei 700 anni della Ghirlandina (completata nel 1319). I campanari della “Alberto Corni” hanno aperto le celebrazioni con un’esibizione di suono manuale delle campane in onore della torre campanaria più importante della città, scandendo poi col suono delle campane i vari momenti della festa.
Nel 2020, inoltre, il 22 aprile, 75° Anniversario della Liberazione di Modena, è stato celebrato anche con i rintocchi della storica campana della torre dell’orologio del Palazzo comunale. Dopo anni di silenzio, infatti, lo strumento è stato suonato proprio dai campanari della “Alberto Corni” che, attraverso questo gesto, hanno sottolineato l’importanza della ricorrenza per la città. Alle 11 il maestro Davide Zanasi ha dato il via ai rintocchi, proseguiti per cinque minuti, contribuendo alla commemorazione.
La costruzione della campana della torre dell’orologio, che si affaccia su piazza Grande, risale al 1660 a opera di Nicolò Di Lorena, spiega Zanasi: e ha suonato per secoli allo scoccar delle ore. Con diametro di 150 centimetri e peso di oltre 20 quintali è lo strumento più grande della provincia di Modena, più delle campane del Duomo. La campana è stata posizionata nell’attuale sede negli anni successivi al 1671 e nello stesso periodo fu installata sulla cupola del Comune una campana “gemella” più piccola, realizzata Dionisio De Filippi. In precedenza, la campana posta sulla torre del Comune era quella fusa nel 1310 da Guido da Modena, che a fine Ottocento è entrata a far parte della raccolta di antichi strumenti musicali del Museo civico.
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