I tecnici della ditta Pessina Costruzioni spa stanno liberando dalle proprie attrezzature (ponteggi, gru e strumentazioni varie) il cantiere per l’intervento di restauro, riparazione, miglioramento sismico e rifunzionalizzazione della sede storica del liceo delle Scienze umane e musicali Carlo Sigonio in via Saragozza a Modena.
La sezione Fallimentare del Tribunale di Milano, infatti, nell’ambito della procedura di concordato che ha comportato la sospensione del cantiere dall’agosto dell’anno scorso, ha accolto l’istanza di scioglimento del contratto consentendo così ora al Comune, che ha intimato lo sgombero dell’area, di attivare il percorso per affidare la conclusione dei lavori a un’altra azienda attraverso lo scorrimento della graduatoria della gara d’appalto definita nel febbraio del 2017.
Il Comune la scorsa estate, visti i ritardi dell’azienda nell’esecuzione dei lavori programmati, dopo diverse sollecitazioni aveva avviato il percorso per la risoluzione del contratto, prima della richiesta di concordato presentata dalla società che ha poi ottenuto la sospensione dal Tribunale di Milano.
“Ora la decisione del Tribunale – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi - ci consente finalmente di riaprire il percorso, dopo i mesi di congelamento della situazione voluto dalla ditta, con l’obiettivo di far ripartire il cantiere al più presto. L’intervento è strategico per il Comune e per la città, nei prossimi giorni attiveremo le procedure per individuare una nuova azienda che completi i lavori. Nel frattempo, si procederà con le richieste di danni per il mancato adempimento contrattuale e quindi con l’escussione delle fidejussioni”. Lo scioglimento del contratto, inoltre, verrà comunicato all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione.
L’intervento ha un valore complessivo di 9 milioni di euro e per terminare i lavori oggi i tecnici ipotizzano siano necessari circa due anni. L’obiettivo del progetto è di mettere a disposizione della scuola, che non avrà più bisogno di succursali come in passato, 40 aule di vario tipo, per ospitare classi, piccoli gruppi e attività di sostegno; un auditorium con 160 posti; una biblioteca collocata in una delle ali più antiche dell’ex convento Corpus Domini; alcune aule speciali, come quelle di musica o di tecnologie musicali, la sala prove da 60-70 elementi, quella dedicata alle percussioni o quelle attrezzate per lo studio singolo dei vari strumenti.
La superficie complessiva su cui si interviene è di 7.400 metri quadri, recuperando anche aree dell’edificio non utilizzate da parecchi anni, con circa 4 mila metri quadri di spazi all’aperto, tra cui un cortile di 3.324 metri quadri, il chiostro e i giardini interni.
La dotazione della scuola sarà completata da uno spazio ristoro che condurrà anche all’edificio già utilizzato come palestra per la ginnastica, con annessi spogliatoi e accesso anche da via Caselle, mentre un’altra palestra, di tipo agonistico, sarà realizzata nel comparto dell’ex Amcm. Al piano superiore della palestra scolastica troverà posto il Museo della scuola, con materiali storici e didattici d’archivio.
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