Potenziare ulteriormente le politiche della salute da sviluppare nella rete ospedaliera e territoriale modenese, come già definito nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss), con particolare attenzione alla formazione degli operatori e alla ricerca, ai supporti tecnologici, ai centri di eccellenza e ai percorsi relativi alle strutture socio sanitarie e agli interventi domiciliari. Sono gli obiettivi condivisi in un incontro in Municipio dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Ctss della provincia, con i due direttori delle Aziende: il confermato all’Ausl Antonio Brambilla e Claudio Vagnini, appena nominato dalla Regione alla guida dell’Azienda ospedaliera e universitaria nata dalla fusione dei due ospedali modenesi Policlinico e Baggiovara.
Il sindaco Muzzarelli ha ricordato proprio quella fusione per sottolineare l’importanza della collaborazione come stile e modello di lavoro in tutta la Rete, che “ha permesso di affrontare con efficacia anche l’emergenza sanitaria e che, ancora più forti dopo questa esperienza, dobbiamo continuare a sviluppare a tutti i livelli”.
Anche il potenziamento della terapia intensiva, che fa di Modena un Hub di rilievo regionale su questo tema, così come tutti il sistema della ricerca, “rappresenta un elemento fondamentale di una strategia che deve puntare alla qualificazione e alla valorizzazione di tutti il personale del sistema sanità per avere medici, infermieri e operatori sempre più preparati”.
Con i due direttori sono stati approfonditi anche i percorsi di sviluppo dei Centri di eccellenza che caratterizzano la sanità modenese: dai trapianti alla chirurgia della mano, dalla genetica oncologia alla neonatologia, fino alla chirurgia di fegato e rene (epatobiliopancreatica), all’epidermolisi bollosa e all’attività su diverse malattie rare. “Per una sanità che, dagli ospedali alla domiciliarità, vogliamo sia sempre più eccellenza – ha sottolineato Muzzarelli – per garantire sicurezza e salute alle nostre comunità”.
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