10/07/2020

MOBILITÀ D’EMERGENZA / 2 – NUOVI TRATTI CICLABILI E ZONE 30

I nuovi percorsi ricavati in gran parte sulle carreggiate grazie alle novità del Codice della strada. Si anticipa il 60 per cento delle zone 30 previste dal Pums nel breve periodo

Per riconnettere rapidamente pezzi di città, i nuovi percorsi ciclopedonali proposti dal Piano mobilità di emergenza 2020 saranno ricavati in gran parte sulle carreggiate stradali, anche grazie alle novità introdotte nel Codice della strada dal decreto Rilancio del Governo. 

Le nuove soluzioni rese possibili attraverso tali modifiche sono, in particolare, la realizzazione di corsie ciclabili tratteggiate bianche su entrambi i lati della carreggiata, ad uso promiscuo e condiviso tra auto e biciclette, e le “case avanzate” agli incroci semaforici sulle strade urbane con velocità massima consentita fino a 50 chilometri orari, che prevede la realizzazione della linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli. Altre tipologie di interventi che potranno essere realizzate sono le piste ciclabili monodirezionali su corsia riservata ai ciclisti, anche se in continuità con la carreggiata, piste ciclabili in sede propria bidirezionale o monodirezionale, itinerari ciclopedonali F-bis, cioè strade destinate prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile, e corsie preferenziali per bus e bici in promiscuo.

Su via Nonantolana, in particolare, è allo studio la realizzazione di un percorso ciclabile tra la rotatoria Rabin e il percorso ciclabile già presente che arriva subito fuori città. L’intervento sarà condiviso con Provincia di Modena e Comune di Nonantola con i quali è in corso un tavolo di confronto. In quel tratto, le ipotesi previste alternative vedono la realizzazione di una corsia ciclabile tratteggiata bianca promiscua su ciascun lato della carreggiata o di una pista ciclabile in sede propria bidirezionale. Nelle vie Tagliazucchi-Grimelli la soluzione in corso di valutazione vede da un lato, dove attualmente è presente la corsia riservata ai bus, la realizzazione di una corsia monodirezionale preferenziale per bus e bici in promiscuo e dall’altro la realizzazione di una corsia ciclabile tratteggiata bianca promiscua. In via Morane il piano individua una soluzione che, a seconda del tratto e dell’ampiezza della sezione stradale, privilegia corsie riservate ai ciclisti su entrambi i lati rispetto a corsie ciclabili tratteggiate bianche promiscue, previste invece laddove lo spazio non è sufficiente. L’intervento potrà riguardare l’intero asse viario o parte dello stesso, anche in vista dei futuri assetti previsti dal Pums di prossima approvazione. All’incrocio semaforizzato di strada Morane con via Pavia e via Pallanza potrebbe inoltre essere realizzata una casa avanzata per ciclisti, cioè uno spazio per ciclisti avanzato rispetto alle auto. In viale Buon Pastore l’intervento di mobilità emergenziale ipotizza la trasformazione in corsia monodirezionale della ciclabile in sede propria esistente e la realizzazione di una corsia ciclabile tratteggiata bianca promiscua in direzione periferia. Nelle vie Marconi-Luosi la nuova soluzione prevede la trasformazione a senso unico del percorso esistente e la realizzazione di una corsia ciclabile tratteggiata bianca promiscua sull’altro lato della carreggiata. L’ipotesi per via Emilia ovest, nel tratto più vicino al centro, prevede all’altezza di largo Porta Sant’Agostino, la trasformazione in corsia monodirezionale della pista esistente e la realizzazione di un nuovo tratto di ciclabile monodirezionale su corsia riservata in carreggiata in uscita dal centro, così come nel tratto immediatamente successivo. All’altezza del Parco Ferrari la sezione stradale è tale da poter ricavare, in caso di necessità, nuove piste ciclabili monodirezionali su corsia riservata su entrambi i lati, lasciando il percorso che costeggia il parco a un uso promiscuo pedoni-ciclisti. Il percorso emergenziale delineato per l’asse di via Emilia ovest prosegue nelle vie Piazza e Rinaldi, con soluzioni differenti a seconda della sezione stradale, per poi ricongiungersi al tratto esistente in via Fiorenzi e all’asse della Diagonale i cui lavori sono partiti in questi giorni. In via D’Avia l’ipotesi è di un percorso ciclabile bidirezionale separato dalla sede stradale che riporta su via Emilia ovest, dove due corsie ciclabili monodirezionali su corsia riservata in carreggiata si ricongiungono ai percorsi già esistenti oltre via Pasolini. Ulteriori interventi di ricucitura nella zona industriale sono previsti nelle vie Cavani-Marotta, Toscanelli e Labriola con la previsione di corsie monodirezionali tratteggiate bianche promiscue su entrambi i lati delle carreggiate stradali.

Per ciò che riguarda le zone 30, il Piano di mobilità di emergenza prevede l’anticipo del 60 per cento delle aree con velocità massima consentita pari a 30 chilometri orari di breve periodo previste dal Pums, con la realizzazione di 19 chilometri di nuove zone 30. Si tratta delle aree Torrenova (completamento), Gramsci, Sacca Ovest, De’ Gavasseti, Cannizzaro, Corni-Cattaneo, Luosi-Marconi, Brescia e Forlì-Faenza.

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