Quella di Alfonsina Morini in Strada da Castelfranco Emilia – la prima donna che ha partecipato al Giro d'Italia – è una storia di riscatto e passione. “Alfonsina, corridora” è il titolo dello spettacolo di teatro e musica, immagini ed emozioni, che quella storia racconta, in scena al parco ducale di Modena sabato 18 luglio alle 21 per “Giardini d’Estate” a cura di Ert, nell’Estate modenese del Comune, con sostegno di Fondazione di Modena e Gruppo Hera. Sul palco l’attrice autrice Claudia Bulgarelli, con le canzoni e musiche di Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti dei “Tupamaros”.
L’ingresso alla serata è gratuito con posti contingentati e prenotazione obbligatoria via e-mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com) alla biglietteria del Teatro Storchi (da giovedì a sabato 10 - 14, tel. 059 2136021) o, in caso di disponibilità, anche al botteghino ai Giardini Ducali (da un’ora prima dello spettacolo).
Nel Regno d'Italia di inizio '900, Alfonsina, nata il 16 marzo 1891, è stata la prima donna ciclista in Italia, aprendo la strada alle donne nello sport più epico ed eroico e conquistando tappa dopo tappa la sua libertà e l'affetto popolare. Avversata dalla famiglia questa sua passione così poco ‘femminile’, nel 1905, ad appena 14 anni, sposò Luigi Strada, che l’appoggiò sempre, a partire da quando, come dono di nozze, le regalò una bicicletta da corsa. Forse per questo Alfonsina si fece sempre chiamare col cognome del marito. Trasferitasi a Milano, cominciò ad allenarsi con lui. Nel 1909 partecipò al Grand Prix di Pietroburgo. Nel ‘17 e nel ‘18 disputò il Giro della Lombardia; nel ‘24 venne ammessa al Giro d’Italia, da cui però fu poi esclusa perché, vittima di cadute, nella tappa l’Aquila-Perugia arrivò fuori tempo massimo. Ma il pubblico portò in trionfo questa donna eccezionale che, grazie a finanziatori privati, proseguì il Giro, fino ad arrivare al traguardo finale di Fiume fra i trenta ciclisti rimasti dei 90 che erano partiti. A 47 anni, nel 1938, Alfonsina Strada conquistò anche il record femminile dell’ora, con 35,28 km, che era stato stabilito otto anni prima dalla francese Louise Roger. Rimasta vedova, si risposò con un altro ciclista, Carlo Messori, con il quale proseguì l’attività sportiva, per poi dedicarsi alla cura del negozio di biciclette e officina di riparazioni del marito. Alfonsina Strada morì a Milano nel 1959, colpita da infarto mentre tentava di avviare la sua Moto Guzzi 500, con cui, per l’età avanzante, aveva da poco sostituito l’amata bicicletta. Il Comune di Castelfranco Emilia nel 2016 le ha dedicato la pista ciclabile che collega il paese con la frazione di Panzano.
L’appuntamento rientra nel progetto “Rivoluzioni. Persone, luoghi ed eventi del '900 tra crisi e trasformazioni” (https://rivoluzioni.modena900.it) promosso dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune, coordinato da Istituto Storico e Centro documentazione donna con contributo della Fondazione di Modena.
Tutti gli appuntamenti dei Giardini d’Estate si svolgono in sicurezza e applicando le disposizioni dei decreti anti Covid – 19 (mascherine, distanziamento, disinfettanti…) con l’assistenza sul posto del personale di sala e informazioni sul sito internet di Ert (www.modena.emiliaromagnateatro.com).
Domenica 19 luglio alle 21 il weekend ai Giardini d’Estate si chiude con un concerto del Modena Jazz Festival 2020: protagonista live lo Scott Hamilton Quartet.
Ingresso libero e rispetto misure anti Covid a partire dalla prenotazione obbligatoria.
I Giardini d’Estate tornano martedì 21 luglio con la prefinale del Festival Cabaret Emergente (ingresso 12 euro, prevendite aperte, info al tel. 333 7984821).
Il programma è anche sul sito del Comune (www.comune.modena.it/estate2020).
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